EMERGENZA COVID- 19: LA STRAGE SILENZIOSA DEI NONNI- LA STRUGGENTE POESIA DI LIO FIORENTINO
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EMERGENZA COVID- 19: LA STRAGE SILENZIOSA DEI NONNI- LA STRUGGENTE POESIA DI LIO FIORENTINO

Un’intera generazione, quella nata a cavallo degli anni trenta e quaranta del secolo scorso se ne sta, in punta di piedi, andando via; una generazione di nonni come viene chiamata, per intederci quella che ha fatto grande l’Italia negli anni del boom economico, che ci ha reso protagonisti nel mondo come una potenza economica, inorgogliendoci e permettendoci oltremodo di vivere stagioni di benessere diffuso.

Invero, essi ancora da pensionati si occupavano, oltre a mantenere vividi i legami familiari ed il connesso senso della vita dal sapore antico, da evidenziare, non disdegndo parimenti di apportare un contributo materiale pur di segno economico, oltre che che morale, ai propri figli e nipoti …se ne sono andati via,  senza fare rumore ivi  ove dimoravano, trascorrendo l’inverno della loro parabola personale ontologica: nelle case di riposo o nelle proprie abitazioni, pagando un prezzo altissimo in questa dannata emergenza del coronavirus.

Loro, si soltanto loro, che non si sono tirati mai indietro, non hanno dato “fastidio” finanche nel momento del trapasso, senza  nulla a pretendere, ma come in tutta la loro presenza terrena, hanno soltanto donato e molto, un legato costituito di sacrifici e lavoro alla società in troppi casi con costoro matrigna ed ingenerosa, come spendendosi senza risparmi alcuno e sempre verso i rispettivi cari non tralasciando azioni di volontariato territoriale, in un ultimo afflato prima del definitivo commiato.

Pertanto come non poteva non esimersi la società italiana, in tanti articoli pubblicati sui maggiori quotidiani o sui siti più in voga del web, ricordare l’esiziale prezzo di un’intera generazione: infatti si annotano articolisti, cronisti, personaggi della cultura nazioanale e dello spettacolo, parimenti a semplici cittadini, rendano quotidianamente omaggio ai nostri nonni ed ai nostri genitori che ci hanno testè salutato.

In definitiva, noi dell’Associazione Comunicare, siamo  lieti ed orgogliosi, di aver da qualche settimana, battezzato una  fruttuosa collaborazione culturale oltre che umana, con il  noto psicoterapeuta pugliese Lio Fiorentino, il quale oltre ad essere un valente professionista, possiede nelle sue corde spirituali un animo sensibile di poeta e scrittore, che lo ha visto indiscusso protagonista in numerosi tenzoni di genere a livello nazionale.

E  dunque, per coerenza etica, fusa ad una sana promozione editoriale, non potevamo sottacere una sua riflessione in merito, a guisa di un solenne quanto toccante omaggio, trasfuso in delicati versi, riguardante questa strage, di cui ne siamo certi, ancora non abbiamo una piena rappresentazione, ma della quale ci renderemo conto,​ mestamente, nei mesi e negli anni a venire​!

“I NONNI”

di Lio Fiorentino

Arrivò nel mare tempestoso
il giocoso scherzare dei nonni
che muti restarono
come ogni giorno a sorridere
al tempo vivente
aspettando abbracci futuri
su velieri distanti di gioia
Nessun grido, nessun uomo
potrà più capire
i loro pensieri perduti nel mare
che io, folle amante del mare
continuo a cercare .
Nessun urlo , nessun pianto
dei figli rimasti orfani
solo smanie impotenti
si ammantano ora
nei loro monologhi spenti
Ma io , folle uomo
amante del mare
tornerò sempre a cercare
tele e pennelli per dipingervi
su ogni albero che ora
mi parla della vostra storia
Tornerò a ripensare
alle vostre candide gioie
e alla tempesta implorero’
ancora aria per voi
Tornerò tra i vostri occhi natanti
con i miei fogli ottembrini
per scrivere di un tempo
che non doveva finire
Frastuono di un tempo illuso ..i nonni
Nessuno correrà
con me a cercare
le loro urla di pietà
Forse solo una madre
o solo questo vento padre
che assaporo
tra le foglie d infanzia
correrà con me
a raccogliere i loro giorni
che volarono via
tra i sassi ed il mare
Frastuono di un tempo illuso…i nonni
Ma il cuore batte per nuovi orizzonti
e le mani rincorrono vite e preghiere
perché gli angeli sanno
di erbe umide al mattino
e delle mie corse volanti
nei vostri occhi nuotanti
che bevono tempo
per non morire
I nonni….

(Immagine di copertina tratta da Teleclubitalia)