COMUNICATO STAMPA DELLA FISI SANITÀ E DEL COMITATO SALUTE PUBBLICA: I DUE SODALIZI ESPRIMONO PREOCCUPAZIONE PER IL TRASFERIMENTO DEI MALATI DI COVID -19 AL CAMPOLONGO HOSPITAL-AVVIATA UNA RACCOLTA DI FIRME
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COMUNICATO STAMPA DELLA FISI SANITÀ E DEL COMITATO SALUTE PUBBLICA: I DUE SODALIZI ESPRIMONO PREOCCUPAZIONE PER IL TRASFERIMENTO DEI MALATI DI COVID -19 AL CAMPOLONGO HOSPITAL-AVVIATA UNA RACCOLTA DI FIRME

IL SINDACATO GUIDATO DA ROLANDO SCOTILLO E IL COMITATO CIVICO CAPEGGIATO DA ROSA ADELIZZI, IN SIMBIOSI CON ALTRE FORZE POLITICHE E SOCIALI CITTADINE,  ESPRIMONO FORTE APPRENSIONE PER IL TRASFERIMENTO DI 40 MALATI AFFETTI DA CORONAVIRUS, DALLA STRUTTURA  DI RIABILITAZIONE “JUVENTUS” DI SALA CONSILINA AL “CAMPOLONGO HOSPITAL”, STRUTTURA PRIVATA EBOLITANA.

IL TUTTO  SI REGISTRA PURTROPPO,AL DI SOPRA DI CITTADINI E DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE.

PRONTA UNA RACCOLTA DI FIRME  CHE IN POCHE ORE E’ DIVENUTA VIRALE.

:https://secure.avaaz.org/it/community_petitions/popolo_ebolitano_pazienti_covid_ad_eboli_sei_favorevole/?rc=fb&fbclid=IwAR13EAmF7yUR2wQcslfE5tUH-9_X1qmbV9BiAV0BqpwxlUO120sDyoh4wEk

 

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO

Il Comitato per la Tutela della Salute Pubblica, nella persona di Rosa Adelizzi, e la FISI, nella persona di Rolando Scotillo, esternano tutte le loro preoccupazioni in ordine al trasferimento di n 40 pazienti del centro Juventus di Sala Consilina risultati positivi al test del COVID 19. “Non si tratta di razzismo o poca solidarietà nei confronti di persone anziane che ben potevano essere assistite, con l’aiuto della ASL, nel centro da dove è stato trovato il focolaio di infezione” esordisce Rosa Adelizzi, che continua “tra gli operatori del centro Campolongo Hospital, vogliamo ricordare, vi sono molti Ebolitani, non vorremo che si crei un altro focolaio di possibili infezioni che poi diventi ingestibile dato l’alto numero di positivi.”

A rincarare la dose, Rolando Scotillo, che proprio non ci sta “Riteniamo, per una serie di motivi oggettivi, che detto trasferimento “non s’ha da fare” per la sua implicazione logica di incongruenza a motivi di salute pubblica e che, questa volta, le Istituzioni non debbano girarsi dall’altra parte.” che continua

Stiamo parlando di una struttura che ha evidenziato inconfutabilmente, nelle settimane scorse, di non essere attrezzata neppure per gestire una paziente contagiata che poi ha fatto trasferire presso l’Ospedale di Eboli, con tutte le complicazioni del caso: “Polmonite nosocomiale” il motivo del trasferimento. Ricordiamo a tutti che alla signora, poi deceduta, invece è stata riscontrata radiograficamente ad Eboli una “Polmonite interstiziale”, segno inconfutabile – insieme alla febbre – di una infezione da COVID.”
I Pazienti, infatti, secondo Adelizzi e Scotillo potrebbero essere seguiti direttamente sul luogo di origine dalla ASL e dalla struttura privata in cui sono ricoverati e utilizzando con Ospedale vicino (Polla) in caso di necessità e di ricovero per complicazioni. Perché trasferirli in una Casa di Cura a oltre 60 KM di distanza e che ha già dimostrato di essere inefficiente ed impreparata sulla materia e che ha costretto per la sua negligenza alla quarantena molti operatori sanitari dell’Ospedale di Eboli? Ma Scotillo aggiunge un altro aspetto inquietante:

“sembrerebbe che si stiano predisponendo il 4° ed il 5° piano della struttura di riabilitazione Eburina per ospitare i pazienti con percorsi comuni ed operando in promiscuità di ambienti, se è vero questa è una grave mancanza che sarà segnalata alle autorità giudiziaria. Invitiamo il Sindaco di Eboli ad opporsi a questo trasferimento: non si può chiedere ai cittadini di stare a casa per ridurre l’infezione e poi importare positivi in grande quantità da altri comuni.”

A terminare Rosa Adelizzi “Faremo una raccolta firme on line per capire cosa ne pensano gli ebolitani.”

Allegato 444- Accordo.pdf.pdf