CONSIGLIO COMUNALE DEL 15 OTTOBRE: LA RIFLESSIONE DI EBOLI 3.0
Eboli Politica

CONSIGLIO COMUNALE DEL 15 OTTOBRE: LA RIFLESSIONE DI EBOLI 3.0

LETTERA APERTA

La politica cittadina, sugli echi del primo Consiglio Comunale, si aggroviglia in commenti, contrasti,
più o meno evidenti, prese di posizione., valutazioni; e la nostra associazione Eboli 3.0 non si sottrae al
confronto.
Abbiamo assistito, increduli, alla prima seduta del Consiglio Comunale di Eboli, tra messaggi
commossi di solidarietà per l’ Uomo ristretto, e condanne per le opposizioni forcaiole.
Uno tra gli interventi è risaltato : una neo consigliera di maggioranza che ha esordito rivendicando
la propria verginità politica con “ orgoglio” , sottolineando con forza di non esser “contaminata e
contaminabile”.
Una premessa che, ad un’attenta lettura, sembra finalizzata a segnare una distanza; una
“excusatio” che nessuno aveva richiesto ( e perciò non “petita”). Dall’antico proverbio latino (anche
abusato nel linguaggio corrente) discende che se non si ha nulla di cui ci si debba giustificare non occorre
scusarsi. Epperciò le scuse diventano una “accusatio manifesta”: il riconoscimento dell’esistenza di un
problema.
Tutto il resto lascia il tempo che trova, non c’era bisogno di spiegare a nessuno, con l’esasperato
tecnicismo usato, applicazione e limiti del principio di innocenza, di cui tutti i consiglieri presenti sono
sembrati consapevoli, e che nella cittadinanza è diventato il principale argomento di confronto/scontro. La
dotta disquisizione, consona ad un convegno giuridico, poteva essere risparmiata ad un consesso dove la
maggioranza era già ben attenta a sostenere e difendere il “Caro Leader”, rendendosene garante, e dove
gli argomenti dell’avvocato difensore, inteso in senso tecnico, non avrebbero dovuto trovare ingresso.
In Consiglio comunale l’amministrazione attiva deve trovare un punto di equilibrio con la Politica
ed il suo indiscutibile primato, che spesso impone ragioni di opportunità, dettate dalla necessità di
salvaguardare gli interessi pubblici.
E d’altronde, nonostante le difese di ufficio, abbiamo dovuto registrare che il primo atto
amministrativo del Sindaco f.f. e della Giunta è stata la sospensione in autotutela del concorso oggetto
d’indagine, preludio alla revoca definitiva, sconfessando così l’operato del Sindaco inquisito.
Nonostante la presunzione d’innocenza, i messaggi di solidarietà , i giuramenti di fedeltà.
Eboli pretende un futuro, aspetta proposte ed iniziative concrete. Di tutto ha bisogno tranne che di
lezioni di diritto.
A presto
Eboli, 17 ottobre 2020
Associazione Eboli 3.0 – Il coordinamento

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