“Elisabetta Elirose Zappa: quando la fotografia artistica incontra la passione!” – di Mariagrazia Toscano
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“Elisabetta Elirose Zappa: quando la fotografia artistica incontra la passione!” – di Mariagrazia Toscano

Dal 1 al 15  agosto si terrà presso l’ex Chiesa di San Francesco della Scarpa a Lecce la personale di fotografia artistica di Elisabetta Elirose Zappa.

Elisabetta Elirose Zappa

Nata a Lecce, il 6 ottobre 1976, ha frequentato la Scuola Magistrale, diplomata come educatrice per l’infanzia nel 1996. Da sempre incline alla bellezza ed all’arte, la giovane artista salentina tramite la bellissima arte della della fotografia scorge incantevoli visioni che ai tanti spesso, è negato scoprire. Una scrupolosa anfitriona sempre pronta a cogliere ogni dettaglio, immortalando nei suoi scatti e porgendolo agli altri per poter godere del suo stesso stupore ed il fil rouge che lega tutte le sue opere è l’afflato romantico. Visitare Lecce, il Salento e più in generale la Puglia tutta, non può prescindere dall’incontrare Elirose (al secolo Elisabetta Zappa)

perché in tutto quanto di magico ci avvolge, nel percorrere i luoghi di quel barocco così vivo che ci respira accanto mentre camminiamo, respira il suo stesso spirito di  fanciulla, come una novella Alice nel paese delle meraviglie, pronta a cogliere lei stessa ogni dettaglio ed immortalandolo nei suoi scatti fotografici li porge a noi che godiamo del suo stesso stupore. Ecco così che ogni singolo pezzo del mosaico incantato che vive nella pietra leccese come in ogni singolo albero e pianta che vi siano immersi, acquista col racconto vivente di Elirose una propria storia… Pura magia artistica! Le immagini artistiche sono accompagnate dalle Poetesse Salentine Fernanda Filippo, Adriana Pulitì e Marirò Savoia e la mostra intende promuovere il barocco leccese e la vetustà paesaggistica del Salento. L’evento è patrocinato dalla Provincia di Lecce. Lei è in grado di regalare emozioni vere allo spettatore che resta sospeso tra sogno e realtà, evidenziando uno stile personalissimo ed una creatività mista ad originalità emozionanti che sono degne del suo modo di essere un’artista contemporanea a tutto tondo! Elisabetta, sa farci amare ciò che cattura ed immortala con la macchina fotografica con il suo vivo senso del bello e sublime, ridestando l’attenzione dell’osservatore che si smarrisce nell’oblio puerile della quotidianità, senza approfondire la visione delle cose, con occhi nuovi, per godere profondamente in una dimensione diversa. Tutto ha un senso, in questo suo particolare mondo artistico a colori ed in bianco e nero che cattura e conduce alle più attente riflessioni, tramite la sua disarmante semplicità ed integrità, rappresentandone fedelmente l’essenza più pura e vera. “L’attività artistica – come lei afferma – libera forze celate negli abissi più reconditi dell’anima, della mente e del cuore, aiutando ad esprimersi pienamente e liberamente, mettendoci in movimento trasformandoci e risvegliando i sensi per poi donarci vitalità mista a fiducia nelle nostre capacità espressive!”. Sì, proprio come un seme ed un concentrato di caratteristiche uniche e potenzialità pronte a sbocciare tramite la sperimentazione di nuovi linguaggi espressivi e l’utilizzo di tecniche atte a stimolare ed attivare il tutto affinché esso possa finalmente germogliare. Spirito libero ed individualista, adopera i toni della sua personalità sensibile e riservata che trasferisce abilmente su tutto ciò che immortala, cogliendo con la propria memoria ed esperienza il passato per poi trasmetterlo ad altri con stile unico. Il suo è un vero e proprio atto di generosità in cui regala al mondo l’introspezione di sé stessa, la sua pura essenza, che riesce a far vibrare l’anima come corde di violino. La sua è la tipica arte catartica, lì dove con creatività e creatività, è in grado di esternare la propria ispirazione risalendo le impervie vette esistenziali con una nuova spiritualità e passione, profondità e libertà, col suo innato talento. Possedere le sue opere, significa comunicare con la bellezza ed il mistero dell’esistenza, scoprendo in lei l’anima di arrivare sempre più in alto, con il proprio bagaglio artistico e culturale, lì dove s’intuisce che ogni risultato raggiunto non è scevro da momenti di sconforto, come nelle umane situazioni, un vero e proprio lavoro di scavo esistenziale, con tutta la sua dimensione solitaria, pallida e lunare tipica  di chi percorrendo gli abissi dell’anima, vive di emozioni, sensazioni, memorie, luci ed ombre, parole e silenzi, arte e poesia, le muse ispiratrici della nostra esistenza! Nulla succede casualmente, in questo mondo artistico  che affascina e conduce alle meditazioni più profonde, cogliendo il volto di un paesaggio, ad esempio la dimensione di un particolare e la ricchezza di un ambiente, in grado di coinvolgere, ogni volta la propria interiorità, guardando dentro le cose, sempre con occhi diversi, per apprezzarle in una nuova ottica.

                                 Mariagrazia Toscano
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