L’ altra sera si è consumata l’ennesima puntata di un teatrino a cui purtroppo questa Amministrazione comunale ci ha tristemente abituati in questi due anni.
Hanno aperto il sipario pensando bene di compiere, per prima cosa, un autentico atto di prepotenza nei confronti delle opposizioni sull’elezione del Vicepresidente del Consiglio.
Il Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale prevede, infatti, che questa figura sia scelta tra gli esponenti dell’opposizione quando il Presidente è eletto tra i componenti della maggioranza.
Ebbene, nonostante il fatto che ben 7 dei 9 (?) consiglieri dell’opposizione avessero proposto la candidatura del consigliere Emilio Masala, la maggioranza, su imposizione del Sindaco (come ci ha raccontato in Consiglio un autorevole esponente della maggioranza), ha fatto convergere i propri voti sulla candidatura del consigliere Damiano Cardiello.
Un autentico atto eversivo, con cui la maggioranza ha utilizzato una carica istituzionale di garanzia, contravvenendo alle indicazioni maggioritarie delle minoranze, per favorire chi tra le opposizioni si è dimostrato in questi due anni più dialogante e accondiscendente.
Ma ovviamente il teatro è proseguito con altri fantastici spettacoli, come quelli relativi all’approvazione di un Bilancio di previsione del 2023 che presentato ad Agosto, dopo aver gestito gran parte dell’anno in dodicesimi, risulta specie nella parte degli investimenti un vero e proprio libro dei sogni.
Si pensi che l’anno scorso a fronte di previsioni di spesa in conto capitale per poco più di 18 milioni di euro si è stati capaci di impegnare soltanto il 7% di quella somma.
E quest’anno, nonostante quel dato, ci si presenta ad Agosto con l’ardire di ritenere che per il 31 Dicembre saranno in grado di impegnare ben 43 milioni di Euro!
Per non parlare delle previsioni di entrate per le sanzioni amministrative pari a mezzo milione di euro quando l’ente l’anno scorso ha incassato appena 36 mila euro o del fatto che per il secondo anno consecutivo si sforano due degli otto parametri previsti dalla legge ai fini dell’accertamento delle condizioni di deficit strutturale dell’Ente.
A ciò si aggiunge, come ha sottolineato il Gruppo del PD in Consiglio con i propri interventi, il nulla prodotto nei vari settori in questi primi due anni di Amministrazione retta dal Sindaco Mario Conte.
Ovviamente questo entusiasmante spettacolo si concluderà nei prossimi giorni con il tanto atteso finale: il rimpasto di Giunta dove, da quel che ci pare di capire, il criterio in base al quale gli assessori verranno sostituiti non terrà affatto conto nè dei meriti nè dei risultati conseguiti (altrimenti si dovrebbe partire in famiglia), ma esclusivamente del peso dei gruppi in una precisa ed attenta riapplicazione del manuale Cencelli.
E dinanzi a tutto questo cosa fa il Sindaco Conte?
Per l’ennesima volta, non potendo controbattere nel merito, sceglie di rispondere aggredendo le opposizioni, riproponendo la solita retorica di quelli di prima, del PD responsabile di ogni nefandezza, della Città assediata dai barbari e finalmente liberata nel 2021 dal Sindaco Conte.
Ebbene, anche su questo, il racconto della loro verginità ci ha stancato come se poi non sapessero tutti che in questi anni quella parte politica è stata presente al governo della Città e con ruoli di primissimo piano a partire dallo stesso Sindaco che è stato Presidente del Consiglio Comunale, da suo fratello che è stato Vicesindaco, dall’attuale Vicesindaco che è stato più volte assessore e presidente di una società partecipata, dai componenti della Giunta che erano parte attiva delle precedenti amministrazioni e dai consiglieri di maggioranza che hanno, in gran parte, in questi quindici anni, ricoperto ruoli sia in Giunta che in Consiglio.
Alla luce di tutto vogliamo rassicurare Mario Conte e la sua maggioranza: Possono continuare a chiamarci nemici di Eboli, possono persino continuare ad accusarci di essere silenti su alcuni argomenti solo perché sosteniamo posizioni contrarie, possono continuare a distorcere le nostre parole con le loro bugie dieci, cento, mille volte, ma tutto questo non ci farà arretrare di un millimetro dal nostro sforzo di costruire un’alternativa democratica e riformista alla peggiore Amministrazione che questa Città abbia mai avuto.
Lo dobbiamo ad Eboli!