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Il Consiglio Comunale ancora fuori sede, il ritardo è inaccettabile. A quando il ritorno in aula consiliare?
Con l’approssimarsi delle prossime sedute del Consiglio Comunale, calendarizzate per il 29 luglio e il 7 agosto, ci vediamo costretti a sollevare pubblicamente una questione che da mesi rimane senza risposta: perché l’aula consiliare di via Ripa 49 non è ancora stata restituita alla città? La riqualificazione, che doveva concludersi a febbraio, è stata più volte rinviata: prima la promessa di una riapertura in primavera, poi il silenzio estivo. Oggi siamo a fine luglio e non conosciamo né lo stato dei lavori né una data certa di riapertura. Questa mancanza di trasparenza è inaccettabile, ed è ancora più grave se consideriamo che la riqualificazione dell’aula consiliare che degli uffici comunali era prevista anche all’interno del PIAO 2024–2027, un piano che dovrebbe garantire la programmazione e la realizzazione delle opere pubbliche. Nel frattempo, le sedute consiliari continuano a svolgersi presso il Complesso Monumentale di San Francesco, un luogo dal grande valore storico e simbolico per la nostra città, ma che oggi non risponde alle esigenze moderne di un aula consiliare. O si vorrebbero inserire i consigli comunali nel calendario degli eventi estivi e storici della città? Se ieri, nel 1819, la “Casa Comunale” trovava spazio all’interno del Convento di San Francesco, oggi questa sede si dimostra scomoda da raggiungere, difficile ed inaccessibile in auto, e poco funzionale per i cittadini, la stampa e tutti coloro che vogliono seguire i lavori del Consiglio Comunale. Non si può continuare a trascurare il ruolo civico e istituzionale che deve essere rappresentato dalla nostra massima assise cittadina. Il Complesso Monumentale di San Francesco non è una location adatta a un’istituzione moderna come il Consiglio Comunale di Eboli. Esprimiamo la nostra preoccupazione per un ritardo che penalizza non solo la macchina amministrativa, ma anche la partecipazione democratica. Non è accettabile che non venga fornita alcuna comunicazione ufficiale riguardo i tempi e le modalità di rientro nella sede di via Ripa 49, un luogo che è stato sede regolare delle sedute consiliari fino allo scorso anno. Se per un semplice intervento di riqualificazione servono tempi così lunghi e incerti, come possiamo credere che le altre opere in città, molte delle quali annunciate in pompa magna, vedranno mai una reale conclusione nei tempi previsti? I cittadini hanno il diritto di essere informati, di partecipare attivamente alla vita politica e amministrativa della loro città. La trasparenza e il rispetto delle istituzioni passano anche attraverso il rispetto dei tempi e delle modalità di svolgimento delle funzioni civiche. Il nostro appello è chiaro: basta silenzi, basta ritardi. È ora di restituire a Eboli la sua aula consiliare e, con essa, il diritto di ogni cittadino a essere partecipe delle decisioni che riguardano la sua città. Si faccia chiarezza sul futuro dell’aula consiliare e si garantisca finalmente il ritorno della nostra massima assise nella sua sede.
Scritto da: Marco Naponiello
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