INCENDIO ALLA FABBRICA DEI RIFIUTI A SARNO, L’APPELLO DI GIGI VICINANZA DELLA CISAL: “DALLA POLITICA SARNESE SOLO SPOT SUL CASO PRT. SULL’AREA PIP SERVE UN CONSIGLIO COMUNALE MONOTEMATICO PER DARE GARANZIE ALLE ALTRE AZIENDE E TUTELARE I LAVORATORI DELLA FABBRICA COLPITA DAL ROGO”.
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INCENDIO ALLA FABBRICA DEI RIFIUTI A SARNO, L’APPELLO DI GIGI VICINANZA DELLA CISAL: “DALLA POLITICA SARNESE SOLO SPOT SUL CASO PRT. SULL’AREA PIP SERVE UN CONSIGLIO COMUNALE MONOTEMATICO PER DARE GARANZIE ALLE ALTRE AZIENDE E TUTELARE I LAVORATORI DELLA FABBRICA COLPITA DAL ROGO”.

 

“A circa un mese dall’incendio che ha interessato la Prt la politica sarnese ha dato il peggio di sé. Da post-propaganda su Facebook ai ricorsi al Tar non controllati da una semplice casella di posta elettronica certificata.

Nel frattempo, la richiesta di un consiglio comunale monotematico sull’incendio all’azienda di rifiuti avvenuto nell’area Pip di Sarno – ovviamente in streaming vista l’emergenza sanitaria nazionale – non è stata presa in considerazione”.

Così Gigi Vicinanza, sindacalista della Cisal provinciale, interviene sul caso del rogo che ha colpito un deposito dell’azienda Agovino.  “Da tempo chiedo al sindaco Giuseppe Canfora attenzione sulla zona Pip e Sarno si ritrova ad affrontare nel peggiore dei modi l’ennesima emergenza ambientale dopo l’incendio del Saretto. Mettere contro cittadini e lavoratori è la cosa peggiore che esiste. Magari, lo ribadisco, sarebbe da approfondire il rilascio delle autorizzazioni regionali, focalizzandosi sul ruolo della politica sarnese, date in questi anni alle aziende che stoccano rifiuti nella zona Pip della città. Tutto in regola, ci mancherebbe. Ma quando si parla di “polo dei rifiuti” non bisognerebbe indignarsi perché i dati parlano di milioni di tonnellate di rifiuti stoccati. Ora, però, è il momento della responsabilità. Non si perda tempo, perché anche un solo posto di lavoro che viene a mancare è un danno gravissimo per questa terra. Voler fermare un’azienda per questioni che vanno oltre l’incendio è sbagliato”.