EMILIO MASALA, CAPOGRUPPO DI ITALIA VIVA IN CONSIGLIO COMUNALE, TORNA SUL TEMA DELL’IMPIANTO DI TRITOVAGLIATURA NELL’AREA PIP DI EBOLI
Ambiente Eboli Politica

EMILIO MASALA, CAPOGRUPPO DI ITALIA VIVA IN CONSIGLIO COMUNALE, TORNA SUL TEMA DELL’IMPIANTO DI TRITOVAGLIATURA NELL’AREA PIP DI EBOLI

La Città di Eboli viene ancora una volta penalizzata dalla scelta della Regione e dall’insipienza politica dell’Amministrazione Comunale.
Avevamo già subìto l’esclusione dalla ZES della nostra area produttiva; adesso quell’area, situata a ridosso di nuclei periferici densamente abitati e che già ospita aziende di eccellenza in vari settori, soprattutto agroalimentare, deve subire l’insediamento di un impianto di tritovagliatura, cioè la concentrazione dell’immondizia di mezza provincia.
Di peggio non si poteva fare.
E chi doveva rappresentare gli interessi della nostra Città, in questo caso dell’intera Piana del Sele – cioè l’amministrazione comunale – non ha partecipato alla Conferenza di servizi.
Quello è il luogo in cui il Sindaco avrebbe dovuto dire le ragioni della contrarietà all’impianto, e spiegare che in area PIP questi impianti sono esclusi; senonchè il Sindaco Conte, e la sua amministrazione, si sono assentati.
Non è vero che il risultato sarebbe stato lo stesso, non si convoca una Conferenza dei servizi se è inutile; anzi quello è il momento della decisione, ma Eboli non c’era.
Altro che Città del Sele, mero slogan a beneficio di una eventuale candidatura sovracomunale nelle prossime scadenze elettorali.
Adesso non è più il momento delle scuse, ne è sufficiente a tacitare la coscienza dell’Amministrazione Comunale il solito ricorso al TAR.
Chiedo al Sindaco di Eboli di mettersi alla testa di una protesta vera, di mettersi la fascia e di protestare con i cittadini e le associazioni del territorio; la fascia tricolore la metta nella nostra area PIP, così come lo ha fatto a Serre, organizzi la protesta di tanti cittadini e di tante imprese preoccupate del proprio futuro.
Si convochi con urgenza un Consiglio Comunale, e si invitino tutti i Sindaci della Piana del Sele, le autorità, le associazioni, i cittadini, si organizzi la mobilitazione.
Il Sindaco convochi anche la società privata che intende realizzare l’impianto, e chieda alla stessa di rinunciare al proprio progetto.

WordPress Appliance - Powered by TurnKey Linux