TERNA e il “gioco delle tre carte” dell’amministrazione Conte: La critica dell’ex presidente della commissione consiliare ambiente Pierluigi Merola
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TERNA e il “gioco delle tre carte” dell’amministrazione Conte: La critica dell’ex presidente della commissione consiliare ambiente Pierluigi Merola

TERNA e il “gioco delle tre carte” dell’amministrazione Conte

Con l’approvazione da parte del consiglio comunale nella seduta del 3 ottobre scorso dello schema di convenzione tra l’Ente comunale e la società Terna si è messa la parola fine alla tanto dibattuta vicenda sull’impianto di conversione denominato “ Tyrrhenian Link” da realizzarsi nell’area di San Nicola Varco.
Tutti ricordano la levata di scudi della parte politica del Sindaco Conte, all’epoca candidato, sull’ipotesi di intervento da parte di Terna fino ad arrivare a favorire la nascita di un comitato di cittadinanza attiva sul tema.
Sulla vicenda l’amministrazione Conte ha manifestato, e non chiarito, tutta la sua ambiguità politica ed amministrativa.
Nell’arco temporale di un anno si è partiti, alla vigilia delle ultime amministrative, dalla contrarietà assoluta all’opera perché ritenuta dannosa per svariate ragioni, anche per la salute dei nostri concittadini, fino ad arrivare ad oggi a considerarla una vera e propria opportunità per il nostro territorio.
In ogni caso, sullo sfondo della vicenda rimangono senza risposta o chiarimento alcuno, diversi aspetti.
Il Sindaco Conte, in uno alla sua squadra di governo, infatti, non ha chiarito le ragioni del radicale cambio di posizione dalla scorsa campagna elettorale ad oggi in ordine al progetto e,soprattutto, in quali e quante sedi sono state condotte le trattative con la società Terna e, in particolare, chi, eventualmente, lo avrebbe fatto per conto dell’amministrazione al netto dell’unico incontro tenutosi il 16 maggio scorso presso la sede municipale.
Ancora oggi, anche all’esito della discussione sviluppatasi in aula, non è dato sapere o comprendere sulla base di quali valutazioni tecniche e parametri economici e, soprattutto, su impulso di quale parte e da quale valore si è partiti per determinare il quantum relativo ai ristori compensativi poi riconosciuti al Comune da parte di Terna.
Tutto ciò accade quando l’ambiguità diventa la cifra distintiva della propria azione politica.

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