NAPOLI: I VOLONTARI ANIMALISTI VINCONO “QUESTA” PRIMA BATTAGLIA.
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NAPOLI: I VOLONTARI ANIMALISTI VINCONO “QUESTA” PRIMA BATTAGLIA.

                RADIO CITTA’ 105 PRESENTE A NAPOLI CON LA SUA INVIATA ANGELA AMOROSINO

Si è svolta ieri mercoledì 31 Gennaio la manifestazione di protesta da parte di tanti volontari animalisti che a gran voce hanno chiesto di essere ascoltati ai piani alti di palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania.
Al grido di “Diamo voce a chi non ha voce”, privati cittadini e volontari di diverse associazioni provenienti dai territori di tutte le province, hanno mostrato tutto il loro dissenso per alcune procedure per la tracciabilità dei cani.
“Con questa legge siamo punto e a capo: i canili sono più pieni oggi di quanto non lo erano 40 anni fa”, è quanto ha dichiarato Dorothea Friz, attivista animalista tedesca, giunta in Italia negli anni ottanta, e che ha dedicato e continua tuttora a 72 anni a salvare cani e gatti, in una delle zone più “calde” della provincia di Caserta, Castel Volturno.
Dal 27 Gennaio la procedura A017, è stata momentaneamente sospesa, in attesa di maggior chiarezza riguardante la situazione randagi insieme ad una revisione della stessa ed al relativo ruolo delle associazioni che vogliono una collaborazione più stretta con le istituzioni.
Manifestazione composta, unita e compatta sugli obiettivi da raggiungere, i partecipanti hanno ottenuto per ora, l’ascolto da parte del Direttore generale per la Tutela della salute e il Coordinamento del Sistema Sanitario regionale, Nino Postiglione, con Ciro Verdoliva Direttore generale dell’Asl Napoli 1 e con il Responsabile della Sanità Veterinaria Marco Esposito.
Il Presidente De Luca ha accolto subito questa sospensiva. Una delegazione di volontari ha discusso a lungo con i suddetti dirigenti negli uffici della regione al terzo piano, sulla strada da perseguire per affrontare al meglio il tema randagi, volontariato e associazionismo e son state poste in luce tutte le criticità applicative, come ad esempio la non uniformità procedurale delle varie Asl.
Si è deciso per una sospensione di almeno sei mesi di tempo in cui andare a rivedere il quadro normativo, mettere in campo tutte le disposizioni di accompagnamento per arrivare a regime ad applicare questa norma (Legge Regionale 11 aprile 2019, n. 3).
I cani raccolti dalla strada, in questo periodo transitorio, non sosteranno per trenta giorni al canile sanitario, in più la sanità regionale si è fatta carico di contattare tutti i direttori delle Asl per avere un’applicazione omogenea di questo principio.
Nel frattempo tutte le proposte che sono state raccolte sul “tavolo” saranno vagliate e fra qualche giorno si vedrà cosa si può fare per i diversi problemi presenti sul territorio come ad esempio la mancanza di strutture, la necessità che i Comuni convenzionino le strutture, la possibilità di dare al volontariato tutto quanto possibile per operare.
“Noi riteniamo, io e la consigliera Roberta Gaeta, che senza il mondo del volontariato non andiamo da nessuna parte”, queste le parole del consigliere regionale Franco Picarone sceso tra i manifestanti per informare su quanto discusso in questa riunione.

Angela Amorosino

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