SALERNO: GRANDE SUCCESSO DI PUBBLICO E CRITICA PER LA MOSTRA #DIREZIONEEGADI
Arte Salerno

SALERNO: GRANDE SUCCESSO DI PUBBLICO E CRITICA PER LA MOSTRA #DIREZIONEEGADI

“UNA MOSTRA PERFETTA” LE PAROLE DEL CURATORE L’EBOLITANO SANTE EGADI
Iniziamo dai ringraziamenti: #DIREZIONEEGADI è stata possibile innanzitutto grazie a Giulio Vigorito e VentoVela Catamaran Charter.
Si ringraziano, inoltre, tutte le persone che per il 2023 hanno sostenuto EgadiMa Milano E.T.S. in qualità di associati, attraverso donazioni o devolvendo il 5 per mille.
Anna C., Filomena, Riccardo, Manuel, Arianna, Cristian d.G., Laura G., María, GRAZIE DI CUORE PER LA VOSTRA FIDUCIA!
Ho esposto in tanti luoghi in vita mia: in bar, in strada, in appartamenti, in gallerie d’arte, etc.. Dico che #direzioneegadi è stata una mostra perfetta perché anche a posteriori non cambierei nulla.
Ho tantissimo materiale, mi stanno arrivando foto e video in grande quantità, appena possibile farò dei post specifici.
Ad ogni modo credo che la cosa più bella sia stata la grande presenza di bambini.
Il pubblico ha risposto bene, curioso e interessato.
Tutto è stato perfetto, anche il clima ha aiutato perché troppo sole avrebbe penalizzato le opere all’esterno.
Questa mostra mi ha fatto rivivere e riscoprire sensazioni e sentimenti di amicizia ma soprattutto riabbracciare chi non vedevo da anni.
Grazie di cuore a tutti voi che mi avete sostenuto e fatto sentire stimato e apprezzato.
Auguroni per un fantastico 2024!!!! 🥰❤🌸🤩⭐
Sante
Il senso di questa mostra risiede tutto nella riscoperta dei rapporti. Siamo nomadi, corriamo, ci dimentichiamo e non abbiamo mai il tempo di tornare sui nostri passi per poter comprendere. #Direzioneegadi è un lavoro sul passato e sull’esistenza. Avere un’idea di arte significa avere un’idea di vita. Il tempo passa, la vita si svolge tra mille imprevisti. Si cresce e si cambia. Cosa resta di ciò che eravamo? Il mio peggior timore era diventare troppo diverso da ciò che ero da adolescente. Senza timori oggi, con questa mostra, ripercorro la mia esistenza e verifico ciò che è accaduto. La cosa più bella però, più delle opere, sono i rapporti che queste testimoniano. Posso affermare con sicurezza che nessun mio quadro è finito nelle mani sbagliate. Andare a casa di vecchi amici che non rivedevo da anni per poter ritirare il quadro da esporre e poter fare due chiacchiere sui sogni che avevamo, su ciò che siamo diventati e perché no, sui sogni che ancora abbiamo e su ciò che vogliamo diventare è un vero e proprio viaggio.
Con Gianluca facemmo il primo libro “Non ci speravo più”. Lui lo scrisse, io ci misi il quadro di copertina e dividemmo le spese di stampa. Fu la prima avventura. Sono trascorsi molti anni da allora. Mi dice di non occuparsi più di arte, non so se crederci. L’importante è aver sognato insieme e poter riscontrare a distanza di anni che quel sogno era davvero puro.
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