Il gruppo consiliare “Eboli Responsabile”. Rimpasto: UN GIOCO PERICOLOSO
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Il gruppo consiliare “Eboli Responsabile”. Rimpasto: UN GIOCO PERICOLOSO

 

rimpasto: UN GIOCO PERICOLOSO

“Un gioco pericoloso sul destino di Eboli” Qualunque sia l’esito di questo rimpasto in corso nella giunta del sindaco Mario Conte, la città ne uscirà indebolita. Del triste spettacolo di ricatti e giochi di poltrone saranno i cittadini ebolitani a darne giudizio. Tuttavia non è certo un bello spettacolo vedere un’amministrazione in stato confusionale tra richieste e rivendicazioni di questo e quel gruppo per assessorati e/o deleghe che fa sobbalzare nella tomba perfino il maestro Cencelli. Che la questione non riguardi né i programmi né tantomeno le prospettive di sviluppo ne è esempio la richiesta di sostituzione dell’assessore al Bilancio. Pur tra limiti ed errori egli ha cercato di perseguire obiettivi di risanamento e di trasparenza ai conti di bilancio e soprattutto può vantare di essere l’autore dell’unico risultato politico raggiunto al momento da questa amministrazione con la costituzione dell’azienda consortile per i servizi sociali. Come Eboli Responsabile non condividiamo molte delle scelte politiche fatte sul bilancio, motivo per il quale abbiamo espresso un voto negativo in consiglio comunale. Riteniamo però che cedere a ricatti portati avanti in maniera del tutto spudorata impoverirà ancora di più questa già debole amministrazione. Al sindaco ricordiamo che è stato eletto sulla base di un chiaro mandato di cambiamento su contenuti, procedure e comportamenti rispetto alla precedente amministrazione. Quello a cui stiamo assistendo da mesi va nella direzione esattamente contraria. Vogliamo infine sottolineare come questo triste teatrino avrà una ricaduta sulla città tutta, che ancora una volta assisterà alla dimostrazione che non sono il merito e il lavoro ad essere premiati, ma la strategia e il complotto. Eboli non ha solo bisogno di un cambio di passo nella gestione amministrativa, che chiediamo da tempo senza vederne traccia all’orizzonte. Quello che serve è soprattutto un cambio culturale.

Eboli, 31 agosto 2023

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