CHI SFIDERÀ CARIELLO? IMPAZZA IL TOTO CANDIDATI ALLA CARICA DI PRIMO CITTADINO
Eboli Politica

CHI SFIDERÀ CARIELLO? IMPAZZA IL TOTO CANDIDATI ALLA CARICA DI PRIMO CITTADINO

La primavera prossima sarà stagione di elezioni regionali e comunali: infatti la Campania dovrà rinnovare la carica di Governatore dove l’uscente Vincenzo De Luca sfiderà un candidato del centrodestra ed uno forse della sua stessa coalizione; ma per quel che riguarda le entità comunali, sarà momento di sfide per accaparrarsi il titolo di primo cittadino delle proprie comunità.

Infatti il 31 maggio p.v. si avrà il primo turno per la nuova consiliatura, che ha visto cinque anni fa trionfare sia al primo turno che al ballottaggio, Massimo Cariello, il cosiddetto sindaco del popolo, un politico self made man, che prima di arrivare ad indossare la fascia tricolore aveva ricalcato vari ruoli nella politica comunale e provinciale, essendo egli stato in prima battuta assessore alle politiche giovanili e culturali (dal ’98) e poi trasferendo tale sua carica sulla piazza provinciale (2005), fino come dicevamo poc’anzi all’elezione a sindaco di Eboli (dopo aver perso di un soffio il ballottaggio nel 2010 vs Martino Melchionda), con un distacco di 3.500 preferenze, pari a oltre il 20% dell’elettorato, sul suo diretto avversario della scorsa tornata, ci riferiamo all’ex parlamentare del Partito Democratico, Antonio Cuomo.

Massimo Cariello

Questa consiliatura, complessa quanto si vuole è stata coesa difatti non si sono giammai registrate spaccature significanti all’interno della maggioranza di governo.  Dunque tutto sommato una coalizione unita che si ripresenterà all’esame dell’elettorato,  mentre gli avversari politici della stessa, non trovando la quadratura del cerchio dopo un presunto forse anche pretenzioso tavolo unitario, sono ritornati alle loro case partitiche ed ideologiche di appartenenza.

Il sindaco parrebbe doversi contornare di sei liste d’appoggio, tutte civiche; infatti parola d’ordine è il divieto di usare simboli di partito per fare in modo che la sua squadra sia una componente variegata delle composite anime politiche e sociali di Eboli, affinché,  consta il ragionamento molto pratico di Massimo Cariello, l’importante sia il perorare la comunità e le sue istanze verso gli enti sovraordinati, andando oltre le appartenenze di tessere partitiche. Ad ogni buon conto Massimo Cariello come da statistica nazionale parte avvantaggiato, ed auspica in un secondo mandato per poter completare cosi in un decennio l’azione di governo amministrativo, forte anche della sua presenza costante sul territorio, non distaccandosi  il nostro, mai dall’elettorato per tastarne quotidianamente: umori, speranze e richieste.

 

Damiano Cardiello

Avversario naturale del sindaco in carica è il capogruppo consiliare Damiano Cardiello, figlio d’arte ovverosia di Franco parlamentare per oltre 20 anni nel centro-destra (MSI,AN, Forza Italia), che in verità è stato sempre molto coerente nella sua linea oppositoria verso l’amministrazione in carica. Pertanto nella sua linea politica, sia che la si condivida o meno, egli non ha avuto alcuna forma di tentennamento dal primo giorno dell’insediamento della Giunta, ci riferiamo al 14 luglio 2015. Dunque giusta appare una sua riproposizione affiancata da altri gruppi di consenso cittadini; parliamo dell’ex parlamentare Dem Antonio Cuomo, insieme a Roberto Pansa, animatore della lista “Insieme per Eboli”, la quale un quinquennio addietro sostenitrice di Cariello, poi uscita dal gruppo di maggioranza per dissensi, ed ora fiera avversaria alla stessa. A questi due alleati aggiungiamo l’ex sindaco Martino Melchionda, che in coppia al proprio sodale di partito, il segretario di Forza Italia Paolo Polito, avranno l’onere oneroso di appoggiare nella sua seconda avventura il giovane avvocato penalista ebolitano. Infine non si escludono altre personalità, come il dimissionato segretario di Fratelli d’Italia Donato Gallotta in totale contrsto con la leadership locale dei fratelli Marchesano (Vito e Vincenzo), ed una parte (forse) della Lega; invero discorso complesso  è quello inerente per la Lega ed il MoVimento 5 Stelle, quivi secondo voci di corridoio, non sembrano all’interno delle loro componenti molto unite sul da farsi.

 

Antonio Conte

Ma non poteva mancare un evergreen, ovverosia un esponente della famiglia Conte,  la quale ha il suo capostipite in Carmelo, che oltre 50 anni or sono esordì come consigliere comunale con una lista di giovani  “Forze Libere”, per poi scalare un cursus honorum invidiabile, il quale lo ha visto giungere alla carica di ministro senza portafoglio delle Aree urbane, in quota PSI craxiano, il tutto sul declinare degli’80-inizio ’90. Certo il “vecchio” Carmelo da 26 anni non ricopre alcuna carica elettiva, però ha saputo sempre tessere bene le sue tele politiche arrivando negli anni ad ottenere una presenza costante nel parlamentino di città. Difatti il nipote Antonio  Conte è stato vice-sindaco e capogruppo oltre che a ricoprire la carica di consigliere provinciale more maiorum, e l’altro Mario Conte, presidente del consiglio comunale; in definitiva tra i due si sceglierà il candidato, tertium non datur, della serie difficilissimo  la scelta riguardi altre personalità.  Ma va anche aggiunto che dal marzo 2018 il figlio di Carmelo Conte, Federico è parlamentare della Repubblica e da qualche mese di maggioranza, eletto nelle file di MdP-Leu e anche l’altro suo figlio Emmanuel, è un componente della maggioranza che regge le sorti della città di Milano, guidata dal sindaco Beppe Sala.

Dunque la dinastia di origine piagginese insediatasi su suolo eburino nel dopoguerra, vuole continuare a dire la propria, come sempre ponendosi da ago della bilancia delle sorti civiche cittadine. Essa si avvarrà di un grande elettore quale Cosimo De Vita, presidentissimo della Cooperativa Sanatrix- Nuova Elaion e dal gruppo di Vincenzo Consalvo ( ex amministratore pubblico presidente di Selecoast)  tra gli animatori del pensatoio think-thank, “Eboli Futura”, che sin dapprincipio pareva legata a doppio filo con gli esponenti di origine cilentana, stanziali a S.Cecilia di Eboli loro storico feudo elettorale.

 

Per concludere come in ogni corsa che si rispetti, non manca e non deve mancare l’outsider, in questo caso parliamo di Alfonso Del Vecchio, segretario Cittadino del Partito Comunista Italiano, che vorrebbe raccogliere un rassemblement di vari esponenti della falce e il martello che si riconoscono o si sono riconosciuti in passato sotto varie effige marxiste. Naturalmente il più importante di questo e padre nobile, è  senza ombra di smentita, l’ex sindaco nonché consigliere regionale Gerardo Rosania, il quale di certo, non farà mancare il suo appoggio per una candidatura in chiave antagonista, di rottura, ma anche dal sapore velatamente malinconico.

In conclusione, allo stato dell’arte, questo è il punto. In seguito vedremo se ci saranno altri personaggi che vorranno candidarsi e/o spostamenti interni alle coalizioni,  gruppi di potere, i quali vorranno in un secondo momento uscire fuori dall’anonimato. Aggiungiamo inoltre l’incognita ancora non acclarata dei candidati cittadini alle regionali: per il MoVimento 5 Stelle si parla di Federico Salerno e per Fratelli d’Italia Donato Gallotta, entrambi hanno dato la propria disponibilità ad una candidatura partenopea.

Invece il resto è ancora tutto da scrivere: ad horas ci sono abbondanti 100 giorni alle elezioni e non si possono escludere pertanto dei colpi di scena, che nella vita pubblica sono pane quotidiano, ma come sempre noi saremo pronti a registrare tutto e tutti nell’assoluta libertà che ci contraddistingue!

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