EBOLI: ACCUSE DI PERICOLOSE CONNIVENZE NEL COMUNE DA PARTE DELL’ON. FEDERICO CONTE E DEL CONSIGLIERE DAMIANO CARDIELLO: LA REPLICA PICCATA DEL SINDACO MASSIMO CARIELLO
Eboli Politica

EBOLI: ACCUSE DI PERICOLOSE CONNIVENZE NEL COMUNE DA PARTE DELL’ON. FEDERICO CONTE E DEL CONSIGLIERE DAMIANO CARDIELLO: LA REPLICA PICCATA DEL SINDACO MASSIMO CARIELLO

E’ di ieri la notizia dell’ interrogazione al Ministro degli Interni Lamorgese, come primo firmatario nella persona del parlamentare dii Articolo 1 Mdp-Leu, Federico Conte,  il quale richiede una commissione di accesso agli atti per presunte infiltrazioni malavitose nel Comune di Eboli.

Alla richiesta del parlamentare, ad adiuvandum, si è accodato il capogruppo di Forza Italia sempre del comune eburino, Damiano Cardiello, con delle sue precise richieste.

Invero non si è fatta attendere la replica del primo cittadino, Massimo Cariello, che a stretto giro ha replicato veementemente a queste accuse considerandole del tutto inattendibili, di contro scrivendo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero degli-interni ed alla Prefettura.

RIPERCORRIAMO CRONOLOGICAMENTE I COMUNICATI:

ON. FEDERICO CONTE (MDP-LEU):

Criminalità: Conte, commissione d’accesso al Comune di Eboli

«Una commissione d’accesso al Comune di Eboli per accertare eventuali collegamenti, diretti e indiretti, con la criminalità organizzata o forme di condizionamento». L’ho chiesta con una interrogazione al Ministro dell’Interno, insieme al mio capogruppo Fornaro.

Chiedo al Ministro Lamorgese innanzitutto se sia a conoscenza della gravissima situazione del Comune di Eboli, su cui gravano molte indagini su gare pubbliche e su cui pesano diversi episodi allarmanti sul fronte della trasparenza e della legalità, non ultima la pesante intimidazione nell’ultima seduta dell’Assise cittadina ai danni della minoranza consiliare. Nel contempo se non ritenga urgente disporre l’accesso agli atti, con le modalità previste dalla normativa, per accertare se emergano elementi di compromissione della libera determinazione degli organi elettivi e il buon andamento dell’amministrazione comunale.

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CONSIGLIERE DAMIANO CARDIELLO ( CAPOGRUPPO F.I. EBOLI)

OMBRE E ANOMALIE SULLA GESTIONE COMUNALE FIN TROPPO EVIDENTI.PERCHÉ RIMANERE IN SILENZIO?

in tempi non sospetti, da circa cinque anni, abbiamo lanciato l’allarme sul tema della legalità.
Le nostre battaglie, all’inizio in solitaria, sono e restano agli atti.
Abbiamo fatto emergere plurime illegittimità amministrative, sfociate talvolta in fatti penalmente rilevanti.
Eppure l’ANAC, che solitamente lavora una pratica per Comune, nel nostro caso ha chiuso ben quattro pratiche con conclusioni identiche, purtroppo.
Ad avere la meglio, infatti, non era la trasparenza e l’imparzialità amministrativa ma l’improvvisazione mista alla cultura di interessi particolari.
E la tematica della legalità, in poco tempo, è diventata un principio politico ineludibile.
I settori che abbiamo approfondito sono stati numerosi, tra cui Piano di Zona, parcheggi, cimitero, beni patrimoniali, rifiuti e manutenzione.
Potremmo scrivere un libro circa le anomalie riscontrate, ma preferiamo riflettere sul momento.
Ci avviciniamo alle elezioni comunali, con la consapevolezza che lo scontro politico con il “sistema Cariello”, così definito più volte dalla stampa locale, sarà aspro e avvelenato da un fattore evidente: il silenzio delle Autorità sovracomunali.
Questo è il vero punto.
Gli ebolitani hanno a cuore la legalità e trasparenza ma allo stesso tempo hanno il diritto di sapere, e il tempo stringe, se vi sono o meno contatti con la micro o macro criminalità all’interno della macchina comunale.
Peraltro la stampa locale ha scritto fiumi di inchiostro in merito.
La Prefettura di Salerno conosce da tempo la situazione, senza però offrire chiarimenti, nonostante richieste e solleciti formali.
La risposta del Ministro aiuterà a capire di che cosa stiamo parlando, nel frattempo continueremo a lavorare per offrire una classe dirigente che guardi davvero agli interessi collettivi.”
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SINDACO DI EBOLI  MASSIMO CARIELLO:

Sindaco e Amministrazione denunciano il tentativo di inquinare il clima elettorale
e perseguire interessi privati e di famiglia. Inviata una lettera alla Presidenza
del Consiglio dei Ministri, al Ministero dell’Interno ed alla Prefettura

Un preoccupante tentativo di inquinare le imminenti elezioni comunali, con una rincorsa spregiudicata al potere approfittando di ruoli pubblici e privati. L’inquinamento del clima democratico della città è stato denunciato in queste ore dal sindaco di Eboli, Massimo Cariello, con il sostegno dell’intera maggioranza consiliare. Il primo cittadino ha inviato una lettera al prefetto di Salerno, al Ministro dell’Interno ed alla presidenza del Consiglio dei Ministri, denunciando il clima di minacce ed intimidazioni che scaturisce in maniera evidente dall’iniziativa di un parlamentare ebolitano, Federico Conte, che pur di rafforzare interessi professionali e familiari non ha esitato a gettare fango, veleno e sospetti sulla città e sugli ebolitani. La richiesta di una commissione di accesso agli atti del Comune, avanzata al Ministero dell’Interno, ha il solo scopo di inquinare il clima democratico in vista delle prossime elezioni comunali. Una richiesta che poggerebbe su questioni sulle quali lo stesso parlamentare ha interessi privati e che approfittando del suo ruolo punta a trasformare in interessi pubblici. Federico Conte immagina di fare scandalo con vicende quali l’assegnazione del centro polifunzionale per l’accoglienza di degenti fragili, essendo lui stesso l’avvocato sia di chi ha denunciato la vicenda, sia della struttura concorrente con chi ha ottenuto l’assegnazione. Non è un caso che lo stesso Conte, lontano dal garantire il protagonismo del suo territorio, abbia pilotato la visita del suo sodale di partito, il ministro della sanità, non nella città, ma presso la struttura socio sanitaria ebolitana che difende quale avvocato e nella quale ha dunque interessi. Interessi privati che si coniugano con quelli politici familiari, visto che voci sempre più ricorrenti indicano un suo stretto congiunto quale candidato alla carica di sindaco nelle imminenti elezioni comunali. Una spregiudicata rincorsa al potere di quanti, sconfitti dalla storia e dagli elettori, non si rassegnano, loro si al vertice del potere locale della stagione in cui le infiltrazioni criminali nella vita pubblica cittadina erano finite sotto la lente della magistratura, il tutto accertato dai tribunali che si sono interessati della famiglia del parlamentare Conte. Una riconcorsa al potere nella quale si tenta di inserire vicende che il Comune di Eboli ed il sindaco Cariello per primi hanno denunciato, essendone vittima, come nel caso dell’appalto per i parcheggi a pagamento, quando un’informativa aveva ipotizzato presenze irregolari, nonostante il Ministero dell’Interno avesse indicato piena regolarità dei singoli e su questa indicazioni il Comune avesse proceduto all’assegnazione. L’evidente tentativo di inquinare il clima democratico della città, come mai si era verificato in passato, è adesso sui tavoli istituzionali al massimo livello, segnalato direttamente dal Comune di Eboli, per smascherare il tentativo di raggiungere obiettivi di controllo della vita pubblica attraverso scorciatoie ed evitando, ancora una volta, le elezioni democratiche. Un tentativo surreale, ma che diventa inquietante e preoccupante se portato avanti attraverso il proprio ruolo pubblico e che mette significativamente fianco a fianco una parte dell’opposizione comunale, puntualmente e da anni sconfitta dagli elettori. Presidenza del Consiglio, Ministero dell’Interno e Prefettura sono stati informati di questo tentativo e degli interessi che si celano dietro l’iniziativa, in questo modo ci sarà tempo e modo per impedire che interessi di parte finiscano per inquinare il clima democratico della città, garantendo la libertà di scelta dei cittadini nelle urne elettorali.

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