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Il 30 aprile 2025, a seguito dell’approvazione del bilancio, è stato rinnovato il Consiglio di Amministrazione
dell’ASIS – l’azienda partecipata che gestisce il servizio idrico integrato. Ancora una volta, il Comune di Eboli – che detiene quasi il 10% delle quote – resta senza una propria rappresentanza.
Si tratta dell’ennesima dimostrazione dell’incapacità dell’attuale amministrazione comunale di garantire
alla nostra città il giusto peso nei processi decisionali che contano. Dal 1998 al 2022, Eboli è sempre stata
rappresentata con competenza e continuità, portando avanti gli interessi della comunità e mantenendo alta
l’immagine del nostro territorio.
Numerosi erano stati gli appelli dei consiglieri comunali, quando in aula si discuteva delle società
partecipate: una richiesta corale affinché Eboli fosse presente e ascoltata. Tuttavia, l’astensione del sindaco
al momento della votazione per il rinnovo del CdA dell’ASIS non rappresenta una difesa del territorio, ma
un atto di resa. E allora viene da chiedersi: questo sindaco non ascolta chi vuole il bene della città o non è in
grado di rappresentare dignitosamente il nostro Comune?
Dal 2022 – con l’arrivo della nuova giunta – questo legame si è interrotto. E oggi, ancora una volta, Eboli
viene dimenticata, marginalizzata, privata della voce che le spetterebbe di diritto.
È inaudito che chi amministra oggi la città non comprenda quanto sia fondamentale presidiare le sedi in cui
si decidono questioni strategiche per i cittadini. L’assenza di un nostro rappresentante nel CdA dell’ASIS è
un errore grave, che pesa sulla credibilità del Comune e sulla fiducia della cittadinanza.
Giuseppe Norma
Eboli, 05/05/2025
Scritto da: Marco Naponiello
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