Eboli

Eboli località Fontanelle: l’abbandono ed il degrado regnano sovrani

today25 Maggio 2025

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Articolo pubblicato nell’edizione odierna de “Le cronache del salernitano” a cura di Giuseppe Sanfilippo.

La zona Fontanella in Eboli nella morsa del degrado, i residenti chiedono un quartiere più vivibile. Il quartiere Fontanella si trova stretto in una morsa fatta di incuria, disservizi e mancanza di attenzione. I residenti lanciano un appello accorato alle istituzioni: “Vogliamo un quartiere vivibile, sicuro, pulito, all’altezza della dignità di chi lo abita ogni giorno”. Tratti di strade accidentate, illuminazione carente, aree verdi trascurate e una crescente percezione di insicurezza rendono difficile la quotidianità di tante famiglie. Le promesse finora non si sono tradotte in interventi concreti, e l’esasperazione cresce. I cittadini chiedono un impegno serio e immediato: controllo del territorio, servizi essenziali e cura del verde. Da tempo, il quartiere è ostaggio di un degrado che appare inarrestabile: erba alta che soffoca marciapiedi e cortili, immondizia che deturpano angoli e strade, e l’ombra inquietante di strutture abbandonate, tra cui spicca lo scheletro di una chiesa incompiuta, avvolta quasi completamente dalla vegetazione. La frustrazione serpeggia tra i cittadini, che chiedono a gran voce interventi concreti e immediati. “È una vergogna dover vivere in queste condizioni – sbotta una residente storica della zona – L’erba è così alta da sembrare una giungla, e la sera abbiamo timore persino a camminare per strada. Senza contare l’immondizia, che attira topi e insetti. Ci sentiamo completamente dimenticati. A fare eco al suo disappunto è un altro abitante, un padre che esprime la sua preoccupazione per la sicurezza dei bambini: “I nostri figli non possono giocare serenamente perché l’area è invasa dall’erba alta e spesso troviamo rifiuti pericolosi. Le strutture abbandonate, poi, rappresentano un vero pericolo, specialmente per i ragazzi. Abbiamo fatto presente più volte questi problemi – spiega un altro residente – ma le risposte e i fatti non cambiano. Sembra che la nostra zona non interessi a nessuno, e con l’avvicinarsi della bella stagione iniziano a proliferare insetti come zanzare e mosche, oltre a comparire topi e serpenti. Senza contare quel fetore nauseabondo che durante certe giornate e in particolare d’estate, rende l’aria irrespirabile”. La presenza della chiesa incompiuta è un simbolo particolarmente doloroso per la comunità. “Era un sogno per il quartiere – racconta con amarezza un altro cittadino del posto – doveva essere un luogo di aggregazione, un punto di riferimento. Invece, è rimasto uno scheletro di cemento, un simbolo di promesse mancate e di abbandono”. Le richieste dei residenti sono chiare e pressanti: un piano straordinario di pulizia e manutenzione del verde pubblico, un controllo più assiduo a chi non rispetta le regole del conferimento dei rifiuti e un progetto di riqualificazione urbana che preveda la messa in sicurezza e il recupero delle strutture abbandonate, inclusi alcuni scheletri di palazzine. Dunque emerge con forza la richiesta di un ambizioso progetto di rigenerazione che affronti in maniera organica le criticità del quartiere ove includere un risanamento e una valorizzazione che preveda il ripristino funzionale di questi spazi, la loro riconversione in aree ad uso pubblico e sociale, e interventi volti a restituire dignità e vivibilità all’intera zona. I residenti auspicano un dialogo costruttivo con le istituzioni per definire le priorità e le modalità di attuazione di un progetto di rinnovamento urbano. “Vogliamo tornare a vivere in un quartiere dignitoso – concludono i cittadini, pronti a far sentire ancora più forte la loro voce – La nostra zona non vuole più essere sinonimo di degrado, ma un luogo dove la qualità della vita e il rispetto per i cittadini siano finalmente una priorità”.

GIUSEPPE SANFILIPPO

 

Scritto da: Marco Naponiello

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