EBOLI: POVERO GABBIANO HAI PERDUTO …. ‘A MUNNEZZA”
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EBOLI: POVERO GABBIANO HAI PERDUTO …. ‘A MUNNEZZA”

I nuovi padroni della città: Eboli come Roma?

UNA STRAGE DI PICCIONI E RISCHI PER CUCCIOLI DI GATTI E CANI RANDAGI: LE PANTEGANE DEL CIELO SPADRONEGGIANO! IL GARRITO DEL VORACE PENNUTO SI ASCOLTA A TUTTE LE ORE. FUNGONO DA TERMOMENTRO AMBIENTALE E SONO UN SERIO RISCHIO PER L’ECOSISTEMA NOSTRANO. UN PROBLEMA DA NON SOTTOVALUTARE!

EBOLI- Oramai è una costante vedere nel cielo della nostra cittadina il volo di enormi gabbiani che lasciano tra l’altro anche “amorevoli” ricordi su tutto ciò che sorvolano. Perché iniziano a vedersi i gabbiani nell’entroterra a molti chilometri dal mare? Cosa li attira? Presto detto: ‘A MUNNEZZA. Purtroppo si. I gabbiani sorvolano la nostra città non perché sono disperati in quanto “hanno perso la compagna” ma attratti dagli odori, o meglio dai miasmi, emanati dalla spazzatura che con il sopraggiungere del caldo, in poco tempo, si deteriora. Basta qualche ora di esposizione a sole ed ecco che l’odore emanato dai cumuli di spazzatura, con il vento, giungono verso il mare ed intercettati dall’olfatto degli enormi volatili che in pochi minuti (puntuali più dei nostri treni) raggiungono la città. Il rimedio è solo nelle mani dei cittadini. Rispettare gli orari di conferimento della spazzatura, soprattutto l’umido, depositandola convenientemente nelle ore serali al fine di evitare che il caldo estivo, faccia da attrazione per gli amici pennuti. Ma anche le tante aree abbandonate da anni, sic, fungono da inconsapevoli discariche, assai suadenti peri i bianchi volatili, che maramaldeggiano da invasori incontrastati! Chi è causa del suo mal … pianga il suo gabbiano!

(Marco Naponiello)

 

 

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