IL TERZO SETTORE EBOLITANO CHIEDE TRASPARENZA E COMPETENZA NELLA COSTITUZIONE DEL NUOVO PIANO DI ZONA CONSORTILE
Eboli Piano di Zona s3 Politiche Sociali

IL TERZO SETTORE EBOLITANO CHIEDE TRASPARENZA E COMPETENZA NELLA COSTITUZIONE DEL NUOVO PIANO DI ZONA CONSORTILE

MENTRE IL NUOVO STA AVANZANDO IL VECCHIO LANGUE NELLA INDIFFERENZA TOTALE: I 18 LAVORATORI/PROFESSIONISTI DELLA COOP ESCULAPIO ATTENDONO DA OLTRE DUE ANNI LE MENSILITA’ MATURATE.AUSPICHIAMO NEL BUON SENSO E NELLA CAPACITA’ DEGLI AMMINISTRATORI CITTADINI.DA SCONGIURARE ULTERIORI DANNI AGLI INTERESSATI E PARIMENTI UN AUMENTO DEL DEBITO ERARIALE IN CASO DI PROBABILE SOCCOBENZA NELLA CONTROVERSIA GIUDIZIARIA IN ITINERE.

«In un momento in cui il nostro Piano di Zona dalla forma convenzionale ex art. 30 del T.U.E.L. transita verso la forma giuridica dell’Azienda Consortile Speciale, si richiama l’attenzione della politica a non arenarsi nelle beghe dei giochi di palazzo. Il percorso virtuoso intrapreso dovrà assumere tempi celerissimi e la costituenda Azienda dovrà, necessariamente, per l’interesse dell’intero tessuto sociale dell’Ambito, prevedere una “governance di elevato profilo umano e professionale” nonché “competenze adeguate alle singole funzioni e ruoli istituzionali”; dovrà vedere la partecipazione, né episodica, né periodica ma stabile dei soggetti del Terzo Settore, attraverso il Tavolo Permanente del Terzo Settore, il cui Regolamento è stato approvato con Delibera n. 43/2022 del Coordinamento Istituzionale dei Sindaci dell’Ambito S3 ex S5.Sarebbe opportuno che una qualsiasi forza politica che volesse “riqualificare” l’approccio alla gestione delle politiche sociali e di welfare reimparasse i punti fondamentali del linguaggio sociale, investisse in competenze di alto profilo morale e professionale ed evitasse di perseguire una prospettiva “cleptocratica”, intesa come la spoliazione sistematica “del valore delle competenze qualificate” e di “adeguati ruoli istituzionali” da mettere in campo. – prosegue la nota degli Enti del Terzo Settore – E’ questo il terreno su cui muovere un’innovativa gestione delle politiche sociali. Vi invitiamo a presidiare con cura questa funzione svolta dall’Azienda Consortile Speciale, non limitandovi a percepirla come semplice opportunità di delega di compiti e funzioni istituzionali. Si adottino criteri di trasparenza e chiarezza nelle relazioni intercorrenti tra titolarità politico istituzionale della programmazione, supporto tecnico alla stessa e funzione di gestione e di produzione/erogazione di interventi e servizi. Si tratta di questioni cruciali di fronte alle quali la politica deve misurarsi con materie che richiedono “umana dignità ed elevata competenza morale e professionale»