LETTERA APERTA DEL CONSIGLIERE COMUNALE (F.I.) GIUSEPPE NORMA AL SINDACO MARIO CONTE:”MENO LITIGI INTERNI E MAGGIORE AZIONE AMMINISTRATIVA”
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LETTERA APERTA DEL CONSIGLIERE COMUNALE (F.I.) GIUSEPPE NORMA AL SINDACO MARIO CONTE:”MENO LITIGI INTERNI E MAGGIORE AZIONE AMMINISTRATIVA”

Al Sindaco Avv. Mario Conte

Caro Sindaco,
ci tengo innanzitutto a sottolineare che scrivo la presente lettera come cittadino di Eboli, non in veste di consigliere comunale della nostra città né di capogruppo consiliare del mio partito di appartenenza: “Forza Italia”. Le scrivo perché sono sinceramente un cittadino preoccupato.
In seguito alle elezioni del 2021, che hanno visto la sua vittoria e la mia elezione nella lista “Progetto Civico” a supporto del candidato a sindaco del centro destra (Avv. Damiano Cardiello), ho mostrato più volte la mia vicinanza alla sua persona piuttosto che alla sua squadra di governo. Lei è, infatti, una persona che gode della stima e della fiducia dei cittadini e per la quale sia io che la mia famiglia proviamo un grande rispetto. Ad oggi però non posso esimermi dall’esprimerle le mie perplessità. Quest’ultime sono dovute al malcontento generale che si respira, ai malumori degli ebolitani e ai ritardi, che ritengo gravissimi, legati alle proposte da me avanzate. Tutto ciò mi ha costretto a prendere politicamente le distanze da lei e dal suo operato. Assistiamo da giorni ad un comportamento indecoroso dei componenti della squadra di maggioranza. Questo spettacolo lede fortemente una città oramai in ginocchio, che ha bisogno di soluzioni concrete e puntali ai problemi che la attanagliano. Le soluzioni ad essi, però, non possono essere cercate all’interno dell’assise comunale, ma bensì al di fuori di essa.


È di questi giorni l’annuncio della formazione di un nuovo gruppo consiliare denominato “Eboli Domani” il quale, agendo con poco rispetto nei confronti della sua maggioranza, si auspica un cambio di passo ed un cambiamento di alcuni membri della giunta (che molti in città ritengono necessario). Questa amministrazione ha saputo mostrarsi molto vicina ad alcune tematiche così come completamente assente su altre. L’affluenza alle ultime consultazioni elettorali dimostra come l’ interesse alla vita politica dei nostri amati concittadini si vada perdendo inesorabilmente col passare del tempo. Ma essi non meritano, nella maniera più assoluta, di assistere a questo spettacolo indecoroso che genera una scellerata gestione della nostra città. I pretesti di alcuni e le mancanze di molti hanno paralizzato il lavoro dell’amministrazione, le cui energie sono ormai concentrate perlopiù sulla risoluzione di problematiche interne e non sul bene di Eboli.


In generale ritengo utilissimo sollevare giuste questioni e confronti dialettici, ma che non si riducano alla conta giornaliera di quanti consiglieri possa avere la maggioranza o a se questi siano tutti allineati o meno con le decisioni del gruppo.
Mi chiedo , qual sia il prezzo che la nostra comunità deve pagare per una gestione sbagliata delle forze di maggioranza.
In occasione di una commissione avente ad oggetto il tema della sanità, e nello specifico del complesso ospedaliero, l’amministrazione era tristemente rappresentata soltanto da otto consiglieri. Poche ore dopo, apprendiamo della nascita di una federazione che si è contrapposta alla formazione del gruppo consiliare “Eboli Domani”. In merito a ciò, è giusto ricordare a lei e a tutti che entrambi i gruppi in parola sono formati da consiglieri di maggioranza, in pratica separati in casa.
Questa spaccatura non fa che aumentare i problemi che gravano sui nostri concittadini e spero vivamente che lei possa riuscire a dare alla città le risposte che chiede.
La situazione creatosi è imbarazzante , mi auguro che prenda OGGI decisioni coraggiose affinché si torni, finalmente, a lavorare per ciò che tutti desideriamo: il bene della nostra amata Eboli.
Dopo aver sofferto per un commissariamento tutto ci aspettavamo tranne questa triste e deprimente esibizione.
Intanto sappia che città la osserva in silenzio, quasi incredula , nella sua quiete dopo la tempesta in cui nell’aria si sente già di nuovo odore di pioggia.

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