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Migranti fuggiti da Eboli: “Salute e sicurezza non sono un’opzione” – le critiche all’amministratore di FdI

today16 Agosto 2025

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Migranti evasi da una struttura a Eboli
Sanità, sicurezza e rispetto delle regole non sono un’opzione

Dopo lo sbarco a Salerno, la maggior parte dei migranti sono stati trasferiti in una struttura nel Comune di Eboli decisa dal Prefetto.
È stato comunicato che tra loro c’erano soggetti sotto osservazione per sintomi riconducibili al vaiolo delle scimmie. Sono stati messi in quarantena, ma meno di 24 ore dopo, diversi sono fuggiti eludendo ogni forma di sorveglianza.

Non è una questione razziale. Questo va detto chiaramente.
Avrebbero potuto essere svedesi, francesi o statunitensi. Il punto è uno: quando esiste un protocollo sanitario, va rispettato. Sempre. Perché la salute pubblica, soprattutto quella dei nostri figli, viene prima di tutto. Così come la sicurezza.

Colpisce che il comunicato dell’ASL, che conferma l’esito negativo dei test, sia arrivato subito dopo la fuga. A emergenza già scoppiata.
È legittimo chiedersi: se quei soggetti fossero stati positivi? Cosa sarebbe accaduto?

Di fronte a questi fatti, servono risposte.

Il sindaco e l’amministrazione comunale sono i primi responsabili della salute e la sicurezza.
Il Ferragosto sarà stato rovinato, ma non può venire prima della tutela dei cittadini.

Ricordiamo tutti gli elicotteri che inseguivano chi correva in spiaggia sotto il Governo Conte (Giuseppe) Oggi, invece, chi è in quarantena può fuggire indisturbato, e tutto viene archiviato come “non preoccupante”.

Ringraziamo chi ha segnalato i fatti. La sicurezza non è razzismo. È dovere.
Eboli non è razzista. Non lo è l’opposizione, e non lo sono i cittadini che chiedono trasparenza e regole.

Chi oggi prova a fare la morale, raccontando i viaggi dei migranti, ignora il vero problema. Non importa l’età o la provenienza. Quando esiste un rischio sanitario, ogni soggetto va controllato, senza eccezioni.

Invece di fare propaganda ideologica, la maggioranza dovrebbe chiedere le dimissioni del sindaco e dell’assessore alla sicurezza. Non sono stati all’altezza.

E a chi minimizza il problema, chiediamo: se quei migranti non fossero risultati negativi, cosa avreste detto?

Servono coerenza, responsabilità e priorità chiare. Prima i nostri figli. Poi i voti.
Chi governa oggi deve farlo con serietà. Non basta scaricare la colpa sugli altri.

Il Governo nazionale sta lavorando per gestire i flussi e riportare ordine dopo anni di caos. Le critiche arrivano solo da chi non accetta di non essere più al comando. Le regole valgono per tutti. Anche per chi arriva nel nostro Paese.

La salute pubblica non è razzismo. È rispetto delle regole.
E accusare chi chiede chiarezza e sicurezza di discriminazione è una scelta comoda, ma sbagliata.

Chi ha sollevato preoccupazioni lo ha fatto per senso civico. Non per odio.
Troppo spesso chi sbaglia scarica le responsabilità con accuse false.

Ringraziamo gli operatori sul campo che hanno agito con prontezza e serietà.

A chi continua a puntare il dito perchè incapace di dire altro rispondiamo: c’è chi lavora per tutti e chi blatera.
Le prossime accuse infondate saranno affrontate in modo serio, dove necessario.

Scritto da: Marco Naponiello

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