Sondaggio di Radio Città 105: E se i lavori della Bretella Eboli – Agropoli iniziassero proprio da Agropoli?
Eboli Lavori Pubblici Piana del Sele

Sondaggio di Radio Città 105: E se i lavori della Bretella Eboli – Agropoli iniziassero proprio da Agropoli?

UN INDAGINE DEMOSCOPICA PER GLI EBOLITANI:  FORSE IN MOMENTI SIMILI GUARDANDO ANCHE IL RECENTE DISSESTO IDROGEOLOGICO IN EMILIA-ROMAGNA E MARCHE, NON  SAREBBE MEGLIO DIROTTARNE I FONDI DA QUESTA STRADA A SCORRIMENTO VELOCE, TUTELANDO INVECE IL TERRITORIO FONTE DI LAVORO E NUMEROSISSIME ECCELLENZE AGRO – ALIMENTARI? E POI PER CONGRUENZA LOGICA, QUANTO POLITICA: SE IL FINANZIAMENTO E’ GARANTITO SENZA TROVARCI SORPRESE DI UN’ENNESIMA OPERA INCOMPIUTA, PERCHE’ NON INIZIARE GIUSTAMENTE DA AGROPOLI, CITTA’ DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA ED EX SUO SINDACO, FRANCO ALFIERI? IN AGGIUNTA ALCUNI ESPONENTI POLITICI CILENTANI TRA CUI L’AUTOREVOLE FONDAZIONE “ANGELO VASSALLO ” NUTRONO FORTI PERPLESSITÀ. VOTO PER IL SONDAGGIO A FINE ARTICOLO…MI RACCOMANDO: VOTATE!!!

EBOLI: Era iniziato tutto in sordina la storia della Bretella autostradale, che insieme alla gemella, rima involontaria, alta velocità di Ferrovie dello Stato, cui fanno il paio l’elettrodotto Terna, sono le grandi opere cosiddette dai maggiorenti, che impatteranno a breve sul nostro territorio ebolitano e della Piana del Sele, opere di interesse generale (nazionale ed oltre) che supera quello diffuso (di singole comunità) e per tanto poco garantibili in eventuali ricorsi dinnanzi alla Giustizia Amministrativa. Partendo dal presupposto che ogni nostra iniziativa: radiofonica, in video ed anche in formato scrittura, è soltanto dettata da una spontanea coscienza civica a favore di Eboli e dei suoi cittadini, mai contro qualcuno o qualcosa, nella fattispecie, mai avverso ad un sano e sensato sviluppo che comporti l’ammodernamento dei nostri distretti, ci mancherebbe, ma ahinoi dobbiamo chiarire alcuni punti fondamentali. Purtroppo è un dato che si trascina da anni, la Piana del Sele come il nostro comprensorio cittadino sono state utilizzate a guisa di comode dependance di monnezza e si son dovute combattere battaglie durissime da parte dei residenti, per la bonifica o quantomeno la messa in sicurezza di intere vaste aree. Orbene a questo si aggiungano l’importanza che la Piana del Sele, di cui Eboli ne occupa all’incirca il 40% del territorio, essendone il Comune più esteso della Provincia di Salerno con i suoi 138 km quadrati, si è affermato, urbi et orbi, negli ultimi lustri un distretto agroalimentare di primissimo livello, essendo nel campo della filiera Bufalina, della terza e quarta gamma ed ortofrutticola, e da qualche anno viepiù con il boom del florovivaistico, uno dei poli economici più importanti della Regione Campania. Adesso nonostante tali primati riconosciuti a livello continentale e non solo e mutuando un espressione dell’animatore del noto Blog Politicademente, il professor Massimo Del Mese, sembra quasi che una Spectre animi di penalizzare il nostro territorio, considerandolo quasi una servitù di passaggio ad uso reale altrui, con devastazioni da un lato e ristori insufficienti per imprese e famiglie dall’alto, a fronte di abbattimenti con aggravio di costi sociali, ambientali, salutari, et similia. Adesso senza voler tediare il gentile lettore, in questo caso specifico  la bretella autostradale ha felicemente messo d’accordo tutte le forze politiche cittadine: maggioranza ed opposizione in seno al Consiglio Comunale ebolitano, fatta eccezione per il Partito Democratico che è favorevole all’opera. Tutte posizioni legittime e rispettabili s’intenda, ma va da sé che i sospetti rimangono e vorremmo che fossero dipanati. Ora veniamo ai dati una Bretella che servirebbe per collegare più velocemente e segnatamente nella stagione estiva, il Cilento con la rete autostradale primaria A2 del “Mediterraneo”: costo dell’opera, quattro spicci, un miliardo e mezzo di euro,  di cui soltanto 300 milioni fino adesso sono stati finanziati, il classico Lotto I. Ebbene non abbisogna di una perizia da parte d’un economista/politologo, per comprendere il rischio reale, già provato tante, troppe volte in Italia e nel Meridione specialmente, ovverosia di ritrovarci tra qualche tempo di fronte all’ennesima cattedrale nel deserto, l’ultronea opera incompiuta che devasta un territorio al costo di 30.000 € a km, vista la lunghezza del tratto che sarebbe di poco più di 30 km, senza apportare alcun beneficio apparente per Eboli ed i vari comuni viciniori, per 15-20 minuti di risparmio di tempo sul tragitto dei villeggianti, di fronte a ciò il comune buon senso ha un sussulto di dignità e si ribella! Del resto ricorderete che fino a 7 – 8 anni fa, si disputava entusiasticamente nei convegni e sui media nostrani, della famosa strada “Aversana” come fosse la Panacea per far defluire il copioso traffico nel periodo estivo. Essa è parallela sia alla Litoranea che alla strada statale 18, e negli intenti politici, tale percorso doveva collegare agilmente, Pontecagnano fino ad Agropoli, doveva appunto, ma si è fermata a via “della Piana”, per intenderci tra Santa Cecilia e Campolongo di Eboli, senza il fatidico ponte per attraversare il fiume Sele e di conseguenza, continuando l’opera fin giù nella bella città di Agropoli, perla del Cilento. Pertanto che senso ha spendere una cifra così alta, ammesso che ci venga garantita tutta, e non soltanto come testé accennato un primo lotto? Riteniamo che non sarebbe molto meglio completare e rafforzare l’Aversana medesima, pensando in aggiunta, a garantire una “viabilità sostenibile” (espressione modaiola che dice tutto e nulla) ed ad un prolungamento della metropolitana ferroviaria di superficie, nel tratto che conduce da Salerno fino ad Agropoli, evitando che i turisti, specie quelli che si spera scendano (sic et simpliciter)  dallo scalo aeroportuale di Pontecagnano (Salerno – Costa d’Amalfi), in perenne completa inaugurazione, di utilizzare le quattro ruote? Del resto un treno inquina molto meno di 1.000 auto! Ed ancora non sarebbe cosa buona e giusta, implementare i cosiddetti “bus del mare”, ci  riferiamo essenzialmente ai traghetti che collegano Salerno con la Costa cilentana, evitando giustappunto il passaggio su strada? E per finire, ed ecco finalmente l’oggetto del sondaggio: se l’opera è così positiva come ci hanno spiegato nelle interlocuzioni istituzionali, consumatesi in un teatro di Agropoli ed in una scuola superiore di Eboli le scorse settimane, da parte dei dirigenti dell’ANAS, corroborati questi ultimi dal presidente della provincia nonché sindaco di Capaccio-Paestum, Franco Alfieri, di iniziare i lavori proprio da Agropoli? In sintesi che differenza farebbe nel concreto? Del resto l’Ingegneria come la Geologia si basano sulla Fisica, che a sua volta si accredita scientificamente con la Matematica, ed una regola basilare cui ogni bambino apprendere nei primi passi della propria formazione alle scuole elementari, è quella che recita: “. Per concludere senza attardarci oltremodo, se in tal senso il presidente Franco Alfieri rimane così convinto della bontà delle propria  tesi, allora  sursum corda, dia per primo il buon esempio e faccia iniziare gli sbancamenti, gli abbattimenti e tutte le compendiose opere preliminari di  tale portentosa struttura dalla città di cui è stato sindaco, sarebbe un bellissimo atto di coerenza per lui e di fiducia per noi tutti! …. A pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina!” Giulio Andreotti ...CORDIALITA’!

(articolo di Marco Naponiello) VOTA IL SONDAGGIO 👇

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(FOTO TRATTA DA “PENSIONI PER TUTTI”)