Partito Comunista Italiano Campania: “Sulla raccolta firme avevamo ragione!”
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Partito Comunista Italiano Campania: “Sulla raccolta firme avevamo ragione!”

Sapevamo di avere la forza per raccogliere le firme per presentare la nostra lista alle elezioni politiche 2022. Ed infatti ne abbiamo raccolte più di 5000, ampiamente sufficienti per essere presenti in tutti i collegi della Campania, sia alla camera che al Senato. Circostanze incomprensibili e per certi versi inquietanti hanno fatto sì che la nostra lista fosse presente nel solo collegio della Camera Caserta/Benevento.

Siamo ricorsi ai massimi gradi di giudizio, cioè la Cassazione, per vedere riconosciuti i nostri diritti e quelli delle 5000 persone che hanno sostenuto la candidatura della nostra lista. Ma le nostre ragioni non sono state ascoltate né tanto meno valutate, avendo la Cassazione superficialmente confermato il giudizio della Corte di appello di Napoli che aveva ricusato la nostra lista, senza valutare gli atti. Martedì 20settembre 2022 abbiamo potuto accedere (finalmente!) agli atti presentati alla Corte di appello di Napoli: risultano presentate al Senato 854 firme, delle quali 16 sono state annullate, RISULTANDO VALIDE 838 firme, ampiamente sufficienti per ammettere la lista del PCI al Senato. Non sappiamo, non avendone prova, della intenzionalità di quanto successo e vogliamo pensare ad un comportamento umano estremamente superficiale. Resta la estrema gravità di quanto successo, essenzialmente per due ragioni: una è che il suffragio universale rappresenta la massima espressione di una società che voglia dirsi democratica, per cui come ci si aspetta per legge un comportamento rigidamente normato da parte dei contendenti, così ugualmente deve essere rigidamente garantito da parte di chi è proposto al controllo un comportamento irreprensibile; la seconda ragione è che, costituzionalmente, il voto e il diritto al voto deve essere uguale e usufruibile per tutti i cittadini italiani, cosa che nel nostro caso non è accaduta in quanto i 5000 sottoscrittori della nostra lista non la vedranno presente sulle schede del Senato. A chi giova tutto questo non lo sappiamo, ma metteremo in atto tutto ciò che è legalmente possibile per far valere i nostri diritti.

Lì 22 settembre 2022                                                                 La Segreteria regionale del PCI