I MINORI ABUSATI E LE ADOZIONI STRUMENTALI: DI ANNAMARIA GIORDANO-AVVOCATO
Diritti Giustizia Italia

I MINORI ABUSATI E LE ADOZIONI STRUMENTALI: DI ANNAMARIA GIORDANO-AVVOCATO

Articolo Pubblicato sul n° 15 di InEboli agosto 2022

In Italia sono più di 32000 i bambini che vengono chiusi nelle comunità o dati in affido ad altre famiglie per  ragioni più che drammatiche : abusi sessuali , maltrattamenti o indigenza .  Traumaticamente questi minori vengono allontanati dalla propria casa , quelli più fortunati vanno in affidamento ad altre famiglie mentre purtroppo tutti gli altri finiscono e patiscono nei cosiddetti “servizi residenziali” .  La maggior parte di essi vengono allontanati dalle famiglie di origine in base ad una misura di protezione urgente ex Art. 403 del Codice Civile decisa dal Sindaco in collaborazione con i servizi sociali e le Forze dell’Ordine per maltrattamento o abuso conclamati, abbandono o altre ragioni particolarmente gravi ed impellenti. Talvolta l’allontanamento è decretato dalla inadeguatezza genitoriale ovvero dall’incapacità grave dei genitori di rispondere ai bisogni primari dei propri figli .  In tale circostanza di deprivazione affettiva sociale e relazionale , l’affido e l’adozione si rivelano come l’unica strada più adeguata e percorribile ai fini e nella preservazione dell’integrità psichica del minore, vittima inconsapevole . L’inserimento in una nuova famiglia da parte del minore non è esente però da conseguenze (assai) problematiche sia per i genitori adottanti che per il minore adottato. Si registrano comportamenti alimentari problematici legati ad aggressività sia sul piano fisico che verbale qualunque sia l’età del minore adottato; il tutto con una forte possibilità di insuccesso della adozione stessa.  Nei casi di abuso il bambino viene travolto da un’ angoscia ingestibile ed il genitore adottivo viene percepito dallo stesso come fonte di paura e soggetto stressante. I genitori adottivi si approcciano all’ adozione carichi di aspettative circa il momento dell’ incontro con il tanto desiderato bambino da adottare . L’adulto che adotta un minore vittima di maltrattamenti ed abusi sessuali si trova purtroppo spesso di fronte ad un  bambino o ragazzo che ha paura di essere amato e che rifiuta talvolta ogni forma di contatto fisico ed affettivo con il nuovo genitore . Il minore spesso elabora pensieri fortemente negativi :“ tanto io non conto niente per loro , mi vogliono solo fregare facendomi dei regali , figurati se possono amarmi visto che non mi conoscono neppure etc” . Purtroppo qualsiasi bambino che abbia subito un abuso incontra enormi difficoltà a creare rapporti interpersonali; la profonda ferita prodotta dall’ abuso comporta da parte del bambino una totale sfiducia verso tutti gli esseri umani .  In molti minori traumatizzati  si manifesta una vera e propria paura di esistere in società, come nel caso di F. Mia piccola assistita , oggi 20enne ; una giovane donna apparentemente forte e matura , ma terribilmente aggressiva ed “arrabbiata con il mondo” tanto da allontanare da sé chiunque  tenti di avvicinarla. Orbene , dietro alla sua rabbia si nasconde un bambina , quella bambina che anni fa fu adottata ed  il cui unico desiderio era ed è rimasto sempre e solo quello di scomparire .  F. , la mia piccola F. non è più la ragazzina invisibile e fragile del tempo , ma una donna travolgente ed aggressiva il cui sguardo rabbioso ed infelice allontana chiunque le si voglia  approcciare, offrendogli amore e presenza . La sua aggressività ed il suo agire rabbioso sono in fondo solo un modo per manifestare la propria bramosia di amore oltre che una chiara incapacità di amare.