È diventata una consueta e drammatica abitudine l’aggressione verbale o fisica nei confronti degli operatori sanitari per cui è inarrestabile l’aumento esponenziale degli episodi di violenza contro gli stessi, medici ed infermieri, in particolare quelli la cui attività lavorativa si svolge nell’ambito dei servizi di emergenza – urgenza.
Svolgendo attività sanitaria nei confronti di soggetti in condizioni di urgenza e di emergenza, i servizi di Pronto Soccorso sono quelli a maggior rischio di impatto con le aspettative ed i carichi emozionali dei pazienti e dei loro congiunti.
Dalle ingiurie verbali alle percosse e alle spedizioni punitive anche di gruppo, è molto ricco e variegato il catalogo delle modalità e degli strumenti di offesa: mancavano i “soliti ignoti” che, attraverso lo scoop televisivo, con immagini artefatte, tentano in tutti i modi di delegittimare quanti, con professionalità, responsabilità, coraggio, abnegazione, senso del dovere, motivato anche da un forte spirito di gruppo e di appartenenza, sono al servizio dei cittadini: mi riferisco a tutti i professionisti sanitari, nessuno escluso.
Quando poi gli addetti ai lavori (mi riferisco all’alta dirigenza delle strutture sanitarie, Aziende ospedaliere comprese) si ricordano di dover spendere qualche parola a difesa, ecco che ci si dimentica di qualcuno, più in particolare, della professione che più di ogni altra è esposta: gli infermieri.
Ci si dimentica, per esempio, che al personale infermieristico è demandato il triage e, quindi, il primo approccio fisico con i pazienti, che sono gli infermieri che sono in continuo contatto con i pazienti durante il periodo di degenza.
Se si considerano le pessime condizioni di lavoro a cui gli infermieri sono costretti per incapacità organizzative, si comprende il perché delle lapalissiane disfunzioni e della quantità di aggressioni subite dal personale infermieristico che assume proporzioni indegne di un paese civile.
Lo diciamo inascoltati da troppo tempo !
In qualità di Presidente dell’OPI . Ordine delle Professioni Infermieristiche – di Salerno e di Vice-Presidente Nazionale della FNOPI – Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche, ricordo a tutti quelli che hanno a cuore la soluzione del problema in argomento, quanto dichiarato dalla Presidente nazionale FNOPI D.ssa Barbara Mangiacavalli: ”Dobbiamo ricostruire un’alleanza con il cittadino, ma anche con altri soggetti, quali ad esempio i giornalisti perché una corretta informazione è fondamentale in una materia così importante e delicata.”
Un segnale molto forte in difesa dei professionisti della salute e di tutti coloro che intervengono in soccorso delle persone in difficoltà che non è un invito, ma un vero e proprio appello.
Cosimo Cicia
Presidente OPI Salerno e Vicepresidente FNOPI
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Sanità
Aggressioni verbali o fisiche nei confronti degli operatori sanitari: Cosimo Cicia Presidente OPI Salerno e Vicepresidente FNOPI chiede:” Costruiamo un’alleanza coi cittadini ed i giornalisti per una corretta informazione”
- 6 Novembre 2023