Statuto dei diritti dei lavoratori: l’impegno in prima linea della Uil Fpl Salerno
Lavoro Salerno e Pronvincia Sindacato

Statuto dei diritti dei lavoratori: l’impegno in prima linea della Uil Fpl Salerno

Il 24 giugno 1969, l’allora ministro del lavoro e della previdenza sociale Giacomo Brodolini si fece promotore di un disegno di legge, alla cui elaborazione aveva posto mano fin dall’inizio del mandato ministeriale, dal titolo Norme per la tutela della libertà e della dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell’attività sindacale nei luoghi di lavoro, bozza della legge nota come Statuto dei diritti dei lavoratori.

Con questo disegno Brodolini intendeva, come si legge nel testo, contribuire in primo luogo a creare un clima di rispetto della libertà e della dignità umana nei luoghi di lavoro, riconducendo l’esercizio dei poteri direttivo e disciplinare dell’imprenditore nel loro giusto alveo e cioè in una stretta finalizzazione allo svolgimento delle attività produttive.

Il provvedimento fu uno dei più qualificanti posti in essere in Europa e tra i primissimi ad attuare una legislazione di tutela della libertà e dei diritti dei lavoratori.

Se l’esigenza di garantire i diritti dei lavoratori ha trovato la sua esplicitazione in una Legge dello Stato, ancor più fondamentale risulta l’opera delle Organizzazioni Sindacali, il cui ruolo principale è quello di rappresentare e difendere i diritti dei lavoratori, di cui si fanno portavoce, non solo con i vertici aziendali, ma anche a livello governativo e presso le altre istituzioni nazionali e locali.

La Uil nasce nel 1950 e, nel rispetto del principio di adozione del metodo democratico con partecipazione attiva dei lavoratori, opera, a fianco e in supporto degli stessi, con la massima trasparenza e collaborazione.

E, all’insegna della trasparenza e della correttezza, la segreteria della Uil Fpl di Salerno ha inteso fondare il proprio modus operandi, principi che attua nella tutela dei diritti dei lavoratori, nei rapporti con le altre Organizzazioni Sindacali, negli approcci con la parte datoriale.

Estranei a compromessi e favoritismi di alcun genere, crediamo esclusivamente nella mediazione leale e nell’impegno e nella costanza nel lavoro, quale unico biglietto di visita, unica garanzia di professionalità e qualità per lo stesso lavoratore.

Siamo un sindacato senza “padrini”, ma anche senza padroni, restiamo uno strumento dei lavoratori, che difende la nostra e le altrui libertà e dignità.

Siamo il “Sindacato dei cittadini”, tuteliamo i diritti e gli interessi dei lavoratori, dei giovani, delle donne, dei disoccupati, combattendo ogni forma di discriminazione e promuovendo l’inclusione sociale e le pari opportunità.

Vogliamo ridare fiducia nelle prospettive di vita e di lavoro per ricostruire un tessuto di partecipazione e di sviluppo basato sul rispetto reciproco, sull’onestà intellettuale,  sulla coerenza delle decisioni e delle azioni.

Siamo dalla parte di tutti i lavoratori, promuoviamo scelte libere e consapevoli, convinti che il capitale umano vada valorizzato e non trattato da merce di scambio, sosteniamo un cambiamento, che, nutrendosi di verità e non di proclami, nasca e si  radichi nelle coscienze dei singoli.

In un momento storico drammatico, in cui il trasformismo e il compromesso sono diventati routine, continuiamo a testa alta ad affermare e portare avanti i nostri valori, libertà, dignità, rispetto della diversità intesa come ricchezza, confronto inteso come crescita, trasparenza e correttezza, valori che, ad oggi, ci hanno sempre garantito la credibilità e la fiducia dei lavoratori che ci onoriamo di rappresentare.