Blood Brothers di Mike Zito & Albert Castiglia. Recensione di Gianfranco Piria
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Blood Brothers di Mike Zito & Albert Castiglia. Recensione di Gianfranco Piria

Agli inizi degli anni sessanta molte band, alcune ancora oggi in attività, venivano influenzate da una forma
musicale popolare che col tempo divenne elemento predominante per molti
generi. Musica di origini tipicamente nere portata alla ribalta da musicisti bianchi.
Rolling Stones, John Mayall,Zeppelin e Fleetwood Mac ci hanno lavorato sopra ed hanno
costruito un cammino che porta fino ai giorni nostri. Un percorso nel quale il Blues si incontra con altri stili,
diventando l’elemento base. Il Rock Blues (Blues Rock) è sicuramente tra i più caratterizzati,un connubio tra
le improvvisazioni dei maestri neri e le chitarre elettriche
risonanti degli allievi bianchi. Nel frenetico tourbillon del settore,attualmente, due nomi su
tutti:Mike Zito e Albert Castiglia. Blood Brothers nasce dalla loro complicità e dalla
produzione di due talenti come quelli di Joe Bonamassa e Josh Smith. Anche loro presenti in alcuni
brani,direi con un atteggiamento un po’ defilato e alquanto rispettoso. Chapeau!!!
Scrittura e performance di livello per un disco,al momento,tra i migliori del genere in
circolazione. Di Mike Zito abbiamo già parlato in questa rubrica. Musicista creativo e mai
sazio, con una incontenibile anima blues. La modernità del suono e la sua chitarra gli hanno permesso,negli
anni, di arrivare molto in alto. Fino al 2018 quando mette su la Gulf Coast Records, per dare supporto e
spazio alle giovani promesse. Uno di loro è Albert Castiglia. Chitarrista non più novello,ma pronto per il
grande salto. Castiglia viene da Miami e si
presenta con un curriculum che non genera perplessità.
La collaborazione più di rilievo è stata quella con la band che accompagnava Junior Wells.
Una esperienza che lo ha fatto crescere e formare professionalmente,dove ha messo in
mostra le sue doti.Una investitura che lo spinse ad affrontare la strada per mettersi in proprio. Nessuna
incertezza,sono bastati il coraggio e la passione. Il suono di Albert Castiglia ,in
alcuni frangenti,può sembrare superato ma a noi va benissimo così. Insieme alla sua robusta voce, tracciano
un sentiero che segue le orme di tutti coloro che si sono spesi per il Blues.
Visto gli Albert ,che la musica del Diavolo ci ha regalato,ho la vaga sensazioni che non si
chiami così per caso. L’unione tra due cultori dello strumento ha consegnato agli amanti del genere un lavoro
di sano Rock Blues. L’album è uscito il 17 Marzo ed è stato registrato presso i Dockside Studio in Louisiana.
Undici brani tra cover ed originali suonati magistralmente, grazie anche al contributo di musicisti da entrambi
ben conosciuti.
Vi segnalo due brani:One Step Ahead Of The Blues già interpretata da J J Cale e Tooth And Nail scritta per
loro da Tìnsley Ellis. Blood Brothers raccoglie tutto il meglio che il Rock Blues può offrire, la migliore
testimonianza di quanto le tradizioni popolari siano importanti. Se poi a far da padrone è il Blues,a noi fanatici
assatanati del genere ci fa solo piacere.
Gianfranco Piria per Co-Municare.