S.O.4:Blues For Your Soul di Marc Broussard. Recensione a cura di Gianfranco Piria
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S.O.4:Blues For Your Soul di Marc Broussard. Recensione a cura di Gianfranco Piria

I Love You More Than You’il Ever Know è un brano scritto nel 1968 da Al Kooper.
Erano i tempi in cui suonava con i Blood,Sweat and Tears.Una fusion band statunitense, formatosi verso la fine degli anni sessanta.In oltre mezzo secolo di vita è stato uno dei brani più rifatti dai musicisti Blues e Rock Blues.Beth Hart,Gary Moore,Mick Hucknall,Dan Hathaway e tanti altri, bene o male ne hanno fatta una loro versione.Un elenco troppo lungo da fare.
Siccome la curiosità è la chiave della conoscenza,sei o sette anni fa, mentre girovagavo sul web, mi sono imbattutto nella versione di Marc Broussard.Non dico che fu amore al primo ascolto,ma ci siamo andati vicini.Un vero talento che da quel giorno ho continuato a seguire con molto interesse.Oggi il suo estro e la sua bravura vengono premiati con una grande produzione,quella di Joe Bonamassa. Un’altro colpo portato a segno dal chitarrista newyorchese.Potrei tranquillamente definire S.O.S 4 Blues For Your Soul un’opera maestra,ma Marc con le sue notevoli possibilità non smetterà in futuro di stupire.Broussard viene dalla Louisana e questo la dice lunga.Il suo è un suono che racconta la storia di quella terra e le sue tradizioni musicali.Quel Bayou Soul che mette insieme il Blues,il Soul e il R&B senza trascurare il Jazz.Il meglio della Big Easy.La sua non è soltanto passione per una cultura musicale è anche amore verso un popolo che ha molto sofferto.Le sue attività benefiche verso le vittime dell’Uragano Katrina,sono note e molto apprezzate.Passione,amore e riconoscenza lo aiutano molto nelle cose che fa.Questo è il quarto lavoro della serie S.O.S, che rispetto ai precedenti si avvicina molto al blues e rock blues.Territorio non difficile da esplorare per un musicista dalle notevoli doti.Brani di Little Milton e Bobby Bland rifatti alla perfezione sembrano aver riacquistato nuova linfa vitale.Il tutto grazie ad una band composta da validi elementi e alcune apparizioni, come quella di JJ Grey nel brano I Asked For Water di Howelin’ Wolf.
I’d Rather Drink Muddy Water è un brano degli anni venti che Lou Ralws e Johnny Taylor avevano inseritro nei loro repertori e portato al successo.Marc Broussard qui da ampio spazio alle sue qualità. Un ascolto che ipnotizza rimanendo con lo sguardo fisso verso il lettore CD,come se il nostro amico si dovesse materializzare da un momento all’altro.Cuttin’ In di Johnny Guitar Watson è un pezzo incredibile,dove la voce di Broussard e la chitarra di Roddy Romero stupiscono per complicità e intensità .In I Like To Live The Love , brano di B.B. King del 1973,l’impronta soul non scalfirà la suscettibilità degli amanti del Re Divino.Anzi.Tutto ciò che ha rappresentato e dato la musica Afroamericana è presente in questo disco.Il suo ascolto gradevole ci riporta indietro di qualche anno,verso le atmosfere delle grandi voci del Blues e del Soul. D’altronde con la produzione di Bonamassa, risorse, una grande band è un artsitica unico nel suo genere,non si può sbagliare.
Gianfranco Piria per Co-Municare