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A “Legalità in Corto 2025” vince Deadly Love: i giovani contro la violenza di genere

today3 Giugno 2025 12

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COMUNICATO STAMPA

 

A “Legalità in Corto 2025” vince Deadly Love: i giovani contro la violenza di genere

Conclusa ad Agropoli la VII edizione del festival di cinema breve dedicato ai temi della legalità. Premiati gli studenti di Aversa e Mercato San Severino.

 

Si è conclusa il 30 maggio la settima edizione di “Legalità in Corto”, il festival del cinema breve organizzato dal Progetto Legalità, ideato da Sante Massimo Lamonaca, con il sostegno della BCC Magna Grecia, main sponsor dell’iniziativa, e il patrocinio morale del Comune di Agropoli.

 

Un’edizione partecipata e intensa, che ha visto il coinvolgimento di oltre 20 delegazioni scolastiche, tra cui una proveniente dalla Lombardia e le restanti dal territorio campano, con 10 opere in concorso (5 cortometraggi e 5 video spot), valutate da una giuria popolare composta da 28 studenti, affiancata da 6 esperti del settore, sotto la presidenza di Paola De Cesare, direttrice del Festival del Cinema di Salerno.

 

Menzione speciale fuori concorso al cortometraggio realizzato dagli attori del Teatro Madrearte di Villaricca, diretto da Antonio Diana.

 

I premi

Miglior Cortometraggio: Deadly Love

Realizzato dagli studenti del Liceo Scientifico E. Fermi di Aversa, il corto affronta con rigore narrativo e profondità emotiva il tema della violenza di genere, ispirandosi alla vicenda di Giulia Cecchettin.

Senza retorica, la narrazione esplora le dinamiche tossiche di controllo e possesso in una relazione tra giovani. La regia sobria e attenta consente allo spettatore di entrare nella psicologia del dramma, restituendo un messaggio forte e necessario.

 

Miglior Video Spot: In Their Shoes

Prodotto dagli studenti dell’IIS Publio Virgilio Marone di Mercato San Severino, è ispirato alla tragica vicenda di Santo Romano, vittima del branco.

Lo spot ribalta la prospettiva invitando lo spettatore a “mettersi nei panni dell’altro”, lanciando un messaggio profondo di empatia e responsabilità collettiva. Il finale alternativo che gli studenti propongono immagina ciò che sarebbe potuto – e dovuto – accadere: una società capace di proteggere, comprendere, accogliere.

 

Entrambe le opere sono frutto della guida di Rossella Corrado (sceneggiatrice), Fenisia Tomada (assistente alla sceneggiatura) e Luca Moltisanti (regista), figure chiave dei laboratori creativi del progetto.

 

Il cinema come laboratorio di cittadinanza

I temi affrontati nelle opere in concorso – violenza di genere, bullismo, ludopatia, disabilità – sono stati trattati con consapevolezza e maturità.

Legalità in Corto non è solo una rassegna: è un percorso educativo, dove i linguaggi del cinema e dell’audiovisivo diventano strumenti per riflettere, agire, cambiare.

 

Ospite speciale dell’edizione è stata Anna Fusco, modella e cantante abilista, che ha portato una testimonianza autentica sul valore dell’inclusione. La giornata è stata arricchita dalle esibizioni di Mago Marfi, Susy Sand Artist, Emanuela Minasi (cantante) e Amleto Livia (violinista), contribuendo a un clima di festa e partecipazione.

 

La settima edizione si chiude, ma il percorso continua. Perché educare alla legalità significa anche dare voce ai giovani, trasformando l’arte in impegno civile.

Scritto da: Marco Naponiello

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