Eventi

Come il cervello risolve problemi complessi quando non può essere perfetto. Di Chiara Vergani

today4 Luglio 2025

Sfondo
share close

Come il cervello risolve problemi complessi quando non può essere perfetto. Di Chiara Vergani

Un recente studio condotto dal MIT ha rivelato come il cervello umano affronti compiti complessi adottando strategie intelligenti e flessibili, soprattutto quando non è possibile processare tutte le informazioni in modo ottimale. Se dobbiamo risolvere problemi complicati, come prevedere il percorso di una pallina in un labirinto nascosto alla vista, non possiamo semplicemente tracciare tutte le possibili traiettorie contemporaneamente. La capacità del nostro cervello di gestire molte informazioni in parallelo è limitata, come se fossimo incapaci di tenere in mente quattro conversazioni contemporaneamente.

Gli esseri umani usano due strategie principali:

Ragionamento gerarchico: il problema viene scomposto in fasi o livelli più piccoli e più semplici. Ad esempio, si decide prima quale direzione prenderà la pallina al primo bivio, poi si procede a valutare la scelta successiva, e così via.

Ragionamento controfattuale: consiste nel tornare indietro e rivedere decisioni già prese, immaginando cosa sarebbe successo se si fosse presa un’altra scelta. Questa revisione è però fatta solo quando si ha una buona memoria delle informazioni acquisite.

Lo studio ha dimostrato che la scelta tra ragionamento gerarchico e controfattuale dipende da quanto il soggetto ritiene affidabile la propria memoria recente. Chi ha una buona capacità mnemonica tende a rivedere le proprie scelte più spesso, mentre chi ha difficoltà mnemoniche si affida principalmente al ragionamento gerarchico e non torna indietro frequentemente.

I ricercatori hanno addestrato una rete neurale artificiale a svolgere lo stesso compito. Quando la rete era libera da limitazioni, risolveva il problema perfettamente. Tuttavia introducendo vincoli simili a quelli umani (capacità limitata di tracciare percorsi e ricordi imperfetti), la rete ha iniziato a usare strategie simili a quelle degli esseri umani, passando gradualmente tra ragionamento gerarchico e controfattuale a seconda delle risorse disponibili.

Ciò dimostra che il modo in cui il cervello affronta problemi complessi è una forma di razionalità adattiva, cioè è la migliore strategia possibile dati i limiti cognitivi. Le strategie umane non sono perfette, ma sono intelligenti e flessibili, ottimizzate per funzionare entro vincoli reali.

Scritto da: Marco Naponiello

Rate it

Co-Municare.it è un progetto editoriale di Radio Città 105.
Giornale On-Line iscritto al Tribunale di Salerno numero cronologico 6/2024 del 01/02/2024 RG n 194/2024