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HAR123: il “potenziatore genetico” che rende unico il cervello umano. Di Chiara Vergani 

today14 Agosto 2025 1 5

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HAR123: il “potenziatore genetico” che rende unico il cervello umano. Di Chiara Vergani 

 

Un piccolo frammento di DNA potrebbe nascondere una delle chiavi dell’evoluzione del cervello umano. Si tratta di HAR123, una regione genetica recentemente studiata dai ricercatori dell’Università della California a San Diego, che sembra avere un ruolo cruciale nello sviluppo delle nostre capacità cognitive più avanzate.

HAR123 non è un gene vero e proprio, ma un “potenziatore trascrizionale”, cioè un interruttore molecolare che regola quando e quanto determinati geni vengono attivati durante lo sviluppo. In particolare, questa sequenza influenza la crescita delle cellule progenitrici neurali, da cui derivano i neuroni e le cellule gliali, i due pilastri fondamentali del cervello.

Secondo lo studio la versione umana di HAR123 lavora in modo diverso rispetto a quella dello scimpanzé, nostro parente evolutivo più prossimo. Questo cambiamento potrebbe essere stato decisivo per favorire la comparsa di una caratteristica tipicamente umana: la flessibilità cognitiva, ovvero la capacità di adattare il pensiero, abbandonare conoscenze ormai superate e sostituirle con idee nuove.

Le regioni HAR (Human Accelerated Regions) sono tratti del genoma che hanno accumulato mutazioni molto rapidamente da quando l’uomo si è distinto dalle altre specie primati, circa 5 milioni di anni fa. Gli scienziati ritengono che proprio queste variazioni abbiano plasmato alcuni dei tratti più unici dell’umanità, dal linguaggio alla capacità di apprendimento complesso.

Il fatto che HAR123 regoli il rapporto tra neuroni e cellule gliali è particolarmente rilevante: diversi disturbi neurologici, come l’autismo, sono stati collegati a squilibri in questo rapporto. Nei topi privati di HAR123, ad esempio, i ricercatori hanno osservato alterazioni nella memoria e nella capacità di adattarsi a nuove situazioni.

Gli scienziati sottolineano che serviranno ulteriori ricerche per chiarire nel dettaglio il funzionamento di HAR123 e il suo reale contributo alle peculiarità cognitive umane. Tuttavia, questa scoperta apre nuove prospettive non solo sull’evoluzione del cervello, ma anche sulla comprensione dei disturbi dello sviluppo neurologico.

In altre parole, uno dei segreti di ciò che ci rende umani potrebbe risiedere proprio in questo minuscolo “interruttore genetico”.

Di Chiara Vergani

Scritto da: Marco Naponiello

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