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IL SURREALISMO MAGICO DI REMEDIOS VARO
CENNI BIOGRAFICI
Maria de los Remedios Alicia Rodriga Varo y Uranga, meglio conosciuta come Remedios Varo, è una pittrice surrealista spagnola, nata a Anglès nel 1903 e morta a Città del Messico nel 1963. Attiva soprattutto in Messico, la pittrice mostra un temperamento ardimentoso già da ragazza: a 15 anni si iscrive all’Accademia d’Arte a Madrid, e appena terminata, stanca delle limitazioni del collegio femminile, parte con il marito per Parigi, meta di libertà; qui esprime il suo spirito libero e anticonformista che vediamo anche nelle sue opere. Un anno dopo, si trasferisce in un’altra raffinata città: Barcellona, ma la pittrice vive in un contesto storico non facile; è in atto la guerra civile spagnola, e lei si schiera con i Repubblicani. Incontra Benjamin Pèret, grande poeta francese, e separata dal marito, ritorna in Francia con lui. Nel 1941, i nazisti occupano la Francia: Varo e Pèret sono costretti a fuggire in Messico, dove la pittrice, pur di lavorare, mette in pratica le varie tecniche insegnatele dal padre e quelle imparate a Barcellona, non liberando appieno il suo estro creativo. È nel 1956 che Remedios mostra al mondo il suo talento, con una mostra individuale a Città del Messico, diventando una delle pittrici surrealiste più rinomate. In Messico conosce anche Frida Kahlo, ma stringe una forte amicizia e una duratura collaborazione con Leonora Carrington, un’altra grande pittrice e scrittrice. Remedios Varo muore l’8 ottobre del 1963 per un arresto cardiaco, lasciando la sua eredità artistica al mondo.
OPERE
Immergersi nelle opere di Remedios Varo è come tuffarsi in un sogno magico popolato da creature affascinanti quanto strane, è ritrovarsi in un viaggio dove la mente può generare ciò che desidera. In un mondo che è una sorta di paese delle meraviglie, Varo dipinge animali al posto degli umani e colora l’animo nascosto delle cose, dando vita a opere difficili da interpretare in un unico significato. Il tempo, la natura, la scienza, sono tutti elementi che ritroviamo nelle sue opere, intime cartoline di un animo intelligente, passionale, emancipato: la sua pittura attraversa varie dimensioni e ne aggiunge sempre nuove, con visioni alchemiche e simbolismi magici. Spesso la protagonista dei dipinti è la stessa Remedios, che si trasforma in un’Alice surrealista in cerca del Bianconiglio. Artista unica, ecclettica, che o la si ama o la si odia.
Giovanna Iammucci
Scritto da: Marco Naponiello
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