Scafati, da Noi Moderati il primo tavolo tecnico sul tema sanità
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Scafati, da Noi Moderati il primo tavolo tecnico sul tema sanità

Scafati, da Noi Moderati il primo tavolo tecnico sul tema sanità

Ieri mattina, in occasione della giornata mondiale della Sanità, nella città di Scafati si è riunito il primo tavolo tecnico sanitario, fortemente voluto da Noi Moderati Salerno, al quale hanno partecipato il dottor Mario Garcia, coordinatore del dipartimento provinciale sanità; il dottor Amedeo Auriemma, coordinatore cittadino Noi Moderati Scafati e delegato alla Sanità pubblica e territoriale. Quella di ieri mattina è stata l’occasione per discutere e affrontare varie problematiche legate alla sanità, a livello provinciale e locale affrontando ancora una volta il problema dell’ospedale Scarlato e ma mancata attivazione del pronto soccorso, ancora oggi chiuso nonostante vari proclami e annunci. Tra i temi affrontati anche la carenza di personale medico e infermieristico nei vari presidi ospedalieri della provincia di Salerno e l’ennesima migrazione di personale Oss dall’ospedale di Scafati ad altre strutture ospedaliere. «Ieri il primo tavolo provinciale per affrontare in maniera concreta il tema della sanità, provando ancora ad accendere i riflettori su tutto ciò che aggrava un sistema sanitario ormai al collasso a causa di una gestione scellerata, tempi di attesa eccessivamente lunghi e spese insostenibili per gli esami diagnostici», ha dichiarato Auriemma.
«La situazione è a dir poco paradossale, in quanto a giugno dell’anno scorso il pronto soccorso del relativo ospedale è stato chiuso in attesa che venissero svolte delle opere di “adeguamento antisismico”. Come mai è stato chiuso solo il Ps e non il resto dell’ospedale? Il pronto soccorso è stato chiuso e tutta l’attività è stata spostata presso l’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. Ovviamente avendo traslato tale attività a Nocera, va da se che il suddetto ospedale sia al collasso, considerando che Scafati da solo conta 60.000 abitanti, senza considerare le frazioni vicine e senza considerare tuttla popolazione che già afferiva regolarmente presso il P.O di Nocera, ovvero una buona fetta dell’agro nocerino sarnese. Tutto ciò è inspiegabile, in quanto a tutt’oggi non è stato effettuato nessun “adeguamento antisismico”, la popolazione Scafatese è costretta ad afferire a Nocera anche per “due punti di sutura”», ha chiarito il responsabile provinciale del dipartimento sanità il dottor Mario Garzia, ricordando che, tra le altre cose, il presidio di Scafati è anche sotto organico, sia di medici, infermieri ed Osa/oss, ed a tutt’oggi, per cercare di sopperire a questa emergenza non risolta, non è neanche stata individuata all’interno del territorio di Scafati una struttura idonea atta a sostituire temporaneamente il Ps, in modo da dare un servizio migliore all’intera cittadinanza e snellire anche il lavoro all’ospedale di Nocera. «Non si può non parlare della pessima organizzazione della gestione territoriale del 118. Il territorio di Scafati rientra nella Provincia di Salerno ma, non si sa per quale strano motivo, chi da Scafati chiama il 118 risponde il comparto territoriale di Napoli, e tutto ciò determina un notevole rallentamento nel reperimento delle ambulanze, Napoli riceve la telefonata d’emergenza, smista la telefonata a Salerno che a sua volta chiama l’ospedale vicino e intanto il malcapitato nell’attesa dell’arrivo dell’ambulanza fa in tempo a morire / ha aggiunto Garzia – Sarebbe necessario sburocratizzare totalmente “l’imballo” che ricopre il Pronto soccorso di Scafati, farlo riaprire immediatamente o al massimo indviduare una struttura vicina capace di ospitarlo, senza ingolfare l’ospedale di Nocera, colmare la necessità della pianta organica del Ps tra medici infermieri ed oss/osa, e sistemare una buona volta la gestione territoriale del 118, il tutto per ridare dignità alla popolazione di Scafati e dell’hinterland immediato».

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