EBOLI E POLITICHE SOCIALI: LA MENSA SCOLASTICA NON PARTE, IL COMITATO SPONTANEO DEI GENITORI INFURIATO COL SINDACO MARIO CONTE. LA NOTA DELLA PORTAVOCE GIULIA IZZO
Politiche Sociali

EBOLI E POLITICHE SOCIALI: LA MENSA SCOLASTICA NON PARTE, IL COMITATO SPONTANEO DEI GENITORI INFURIATO COL SINDACO MARIO CONTE. LA NOTA DELLA PORTAVOCE GIULIA IZZO

Ci eravamo fidati, avevamo affidato all’istituzione comunale la speranza e la possibilità che finalmente si trovasse lo spazio per un servizio indispensabile a centinaia di alunni e famiglie in difficoltà, con genitori che lavorano e figli che frequentano la scuola. Invece, ancora una volta siamo costretti ad esprimere con forza tutta la nostra preoccupazione in relazione al Servizio di Mensa scolastica. Ci eravamo fidati, perché un comunicato stampa del Sindaco Conte, lo scorso 5 ottobre, recitava così: «Mensa scolastica ad Eboli, le rassicurazioni dell’amministrazione – Sono in corso le procedure per l’affidamento temporaneo del servizio mensa scolastica nelle more dell’espletamento di nuova gara […] la mensa partirà entro la fine di ottobre». Il comitato dei genitori per il servizio mensa non intende far spegnere i riflettori su una questione tanto grave, quanto preoccupante. Lo scorso 19 ottobre era stata prodotta una deliberazione di indirizzo, un primo mattone, dove si diceva, in sintesi che si dava al responsabile le linee guida da seguire per istruire la gara d’appalto e produrre con urgenza affidamento temporaneo in attesa di gara d’appalto. Rispetto a questo atto, siamo seriamente preoccupati, perché conoscendo i tempi degli uffici ed il sovraccarico di lavoro, lo si sarebbe dovuto fare non il 19 ottobre, ma ad agosto 2023. Come comitato dei genitori abbiamo ricevuto una comunicazione da parte del responsabile dell’area Affari Generali, con la quale ci dice che essendo stato investito della questione mensa solo il 10 ottobre, ci informa che al momento «non è partito e pertanto non ci sono ad oggi atti relativi all’affidamento temporaneo». Siamo seriamente preoccupati, perché non basta l’indirizzo o la disposizione di servizio, bisogna accertarsi che il provvedimento venga eseguito. È come per i lavori pubblici: il direttore dei lavori non viene esonerato dalle sue responsabilità nel caso in cui ha emesso l’ordine di servizio, obbligando gli operai a mettere il casco o a vietare alcune fasi della lavorazione, deve pure accertarsi che le disposizioni impartite vengano eseguite. Se l’operaio ha un infortunio o i lavori non vengono eseguiti correttamente, è il direttore dei lavori il primo a rispondere dinanzi al tribunale, questo principio di verifica e prosecuzione degli atti esecutivi, da parte dell’amministrazione, viene anche evidenziato in una Sentenza della Cassazione del 2021. Vogliamo comprendere chi sono i nostri interlocutori, per la questione mensa, esigiamo una risoluzione a breve, ma che ovviamente non sia una pezza lercia, il rattoppo. Rimangono i disagi alle famiglie e la risoluzione, a problemi causati dall’amministrazione, tramite strutture private, occorre porre rimedio, vogliamo sapere con chi dobbiamo confrontarci a livello amministrativo, la NON Mensa è adesso un MACIGNO per le famiglie.

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