Sabato a Padula presso la Certosa per iniziativa del Circolo Carlo Alberto presentazione del romanzo “Artemisia e il colori delle stelle” di Raffaele Messina.
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Sabato a Padula presso la Certosa per iniziativa del Circolo Carlo Alberto presentazione del romanzo “Artemisia e il colori delle stelle” di Raffaele Messina.

Sarà presentato sabato 22 aprile (ore 18:00) nella “Sala Limonaia” della Certosa di San Lorenzo a
Padula per iniziativa del Circolo Sociale Carlo Alberto 1886 il romanzo di Raffaele Messina
“Artemisia e il colori delle stelle”, edito da Colonnese.
Dopo i saluti introduttivi della presidente del Circolo, Rosanna Bove Ferrigno, e della sindaca
di Padula, Michela Cimino, dialogherà con l’Autore il giornalista Giuseppe D’Amico.
Il programma prevede l’intervento teatrale di Annalucy Menafra con accompagnamento
musicale di Edoardo Napolitano.
L’evento è organizzato con la collaborazione di Raffaele Agresti e si avvale del patrocinio del
Comune di Padula e del contributo della BCC Monte Pruno e della Tubifor di Padula.
Artemisia Gentileschi (1593-1653 ca.) fu la prima donna a essere ammessa all’Accademia del
Disegno di Firenze e destinata a divenire una pittrice di rilievo europeo. Il romanzo di Raffaele
Agresti, liberamente ispirato alla sua vita, riprende due momenti fondamentali di quella
eccezionale quanto tormentata esperienza artistica e privata: la giovinezza a Roma e gli anni
della maturità a Napoli, a metà del secolo, quando, raggiunto ormai il successo, Artemisia
ripercorre la propria esistenza e ricerca in sé, oltre l’artista, la moglie, la madre, la donna. Nella
nota introduttiva l’Autore precisa che non ha inteso scrivere una biografia romanzata né un
saggio ma un romanzo.
Il libro è costruito in due parti dedicate a momenti differenti della vita della protagonista.
In particolare, la prima parte del testo riguarda i tragici fatti legati allo stupro che Artemisia subì
da un pittore che frequentava la bottega del padre Orazio, affermato pittore. Messina
ricostruisce gli avvenimenti riportando frammenti del processo in cui Artemisia, pur essendo la
vittima, venne sottoposta alla tortura della sibilla affinché confermasse la sua versione
accusatoria o la ritrattasse.
Il processo che vide coinvolta la giovane pittrice fece rumore e gli atti conservati sono stati
particolarmente utili per comprendere l’andamento reso incalzante e coinvolgente dalle pagine
del romanzo che ne trae spunto e materia per descrivere stati d’animo e pensieri dei
protagonisti.
La seconda parte del testo si concentra, invece, sugli anni in cui Artemisia Gentileschi visse a
Napoli dipingendo opere divenute famose. La descrizione dei luoghi, del modo di abbigliarsi,
degli usi e della lingua accompagnano il lettore in una città barocca durante il Vicereame
spagnolo, una città agitata da moti di popolo e attraversata da fame, miseria e splendore.
Il romanzo restituisce al lettore il ritratto ricco e complesso di una figura femminile di
straordinario valore, sullo sfondo di due città barocche, Roma e Napoli, vivide e ferali, con
problemi che hanno attanagliato le due città anche in seguito.