“Digiuno di Giustizia” pro migranti di P. Alex Zanotelli
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“Digiuno di Giustizia” pro migranti di P. Alex Zanotelli

DIGIUNO DI GIUSTIZIA IN SOLIDARIETA’ CON I MIGRANTI

Fino a quando, governo italiano, continuerai ad elaborare decreti su decreti per espulsioni, rimpatri, respingimenti, disumani e disumanizzanti, contro i profughi? È un grido di orrore che lanciamo questo mese, come Digiuno di Giustizia, per gli ultimi provvedimenti di pura perversione verso chi bussa alla nostra porta in cerca di speranza.
Davanti al fallimento del Memorandum con la Tunisia e all’arrivo di oltre centomila profughi a Lampedusa, la presidente del Consiglio. Meloni, (sotto pressione del leghista Salvini!), ha deciso che tutti i profughi che arrivano in Italia, saranno rinchiusi in strutture militarizzate, i Centri per il Rimpatrio (CPR). Per realizzare questo il governo Meloni ha deciso di costruire in ogni regione del Paese un CPR per rinchiudervi chiunque entri illegalmente in Italia, compresi i minori di sedici anni, se mancassero strutture idonee ad accoglierli, ma solo per 90 giorni. Ma nel provvedimento non è previsto l’aumento dei posti di accoglienza riservati ai minori! In più “per i sedicenti minori”, afferma il ministro Piantedosi, l’autodichiarazione di minore età non verrà più accettata, ma sarà verificata con accertamenti. È da sottolineare che un insieme di valutazioni e non un singolo esame, come la sola Rx del polso, è dirimente a stabilire l’età cronologica di un soggetto, specie se minorenne. Di fatto, l’accertamento dell’età ossea tramite il metodo più usato secondo Greulich-Pyle è inidoneo per valutare età cronologica dei giovani profughi provenienti da Asia e Africa, in quanto tarato su referti di adolescenti anglosassoni!
In Italia ci sono già dieci CPR gestiti da privati con condizioni igieniche terribili, cibo scadente, scarsa assistenza medica, abuso di psicofarmaci e parecchi suicidi. Sarà il Genio Militare a costruire questi nuovi CPR: veri lager militarizzati. Così i CPR, hot-spots e i CAS (Centri di accoglienza straordinaria) diventano opere presidiate dall’Esercito e destinate alla difesa e sicurezza nazionale, equiparate a caserme o arsenali. È la piena militarizzazione del comparto migratorio.
Ma il genio del male non finisce di stupirci: solo chi pagherà 4.938 euro non sarà rinchiuso nei lager!!!!È la prima volta che viene introdotto nel diritto italiano un meccanismo di garanzia economica per evitare la detenzione.
Senza dimenticare i tanti sotterfugi usati dal ministro Piantedosi per bloccare le navi salvavita nei porti italiani: “perché alla nave manca qualcosa” – come ha detto papa Francesco da Marsiglia. E ha aggiunto: “È un dovere salvare in mare. Chi non lo fa odia il proprio fratello.”
Chi è stato capace di accogliere il fratello, sorella, figli che bussavano alla porta è stato Domenico Lucano, già sindaco di Riace, che ha fatto fiorire il suo borgo abbandonato, con un modello di integrazione tra riacesi e profughi. L’11 ottobre, il tribunale di Reggio Calabria emetterà la sentenza in appello sull’operato di Domenico e dei suoi collaboratori. Bisognerebbe premiare, non condannare, il modello Riace! A Reggio Calabria è in ballo la criminalizzazione della solidarietà.
Come digiuno di giustizia, saremo l’11 ottobre dalle ore 10 alle 13 davanti alla prefettura di Napoli, piazza del Plebiscito, in comunione con quanti sono in attesa della sentenza davanti al tribunale di Reggio Calabria.

p. Alex Zanotelli a nome del Digiuno di Giustizia in solidarietà con i migranti

Napoli,30 settembre 2023

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