Il piacere di rileggere: ”Cristo si è fermato ad Eboli”-di Giovanna Iammucci
Eboli Letteratura Meridione

Il piacere di rileggere: ”Cristo si è fermato ad Eboli”-di Giovanna Iammucci

Articolo pubblicato sulla rivista Ineboli n° 15 del mese di agosto 2022

 In questa terra oscura, senza peccato e senza redenzione, dove il male non è morale, ma è un dolore terrestre, che sta per sempre nelle coseCristo non è discesoCristo si è fermato a Eboli.

(Carlo Levi)

di Giovanna Iammucci

Una lettura estiva che oltre a essere un’interessante compagnia sotto l’ombrellone, può invogliarci a fare un viaggio alla scoperta della nostra bella Italia. Un romanzo fra i più importanti della letteratura italiana, Cristo si è fermato a Eboli di Carlo Levi è il manifesto di una cultura, di una tradizione e di una storia che non dobbiamo dimenticare. L’autore, durante il periodo fascista, fu spedito al confino di un paesino della Lucania, dove apprese nuove realtà molto diverse dalla sua. Levi appura la miseria degli abitanti, rinchiusi nel loro mondo ristretto e povero anche moralmente, dove la magia è la normalità. Qui entra in gioco la famosa frase del titolo, che racchiude il succo del libro. La colpa, secondo l’autore, è della borghesia del luogo, indifferente alla sofferenza di quelle persone, ammalate sia fisicamente che moralmente. Un viaggio letterario che può farci scoprire luoghi stupendi della Basilicata, come Aliano, il paesino dove si svolge la vicenda. Il testo spazia fra vari generi letterari, e può sentire forti similitudini con il movimento neorealista. Un classico da leggere, per chi ancora non lo conoscesse, e per chi lo ha letto, da rileggere, ma anche uno spunto per visitare la Basilicata e anche la nostra bella Eboli. Perché se Cristo si è fermato qui, potete farlo anche voi.

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