TRASFERIMENTO PAZIENTI COVID-19 AL CAMPOLONGO HOSPITAL: I CONSILIARI PD EBOLITANI CHIEDONO TRASPARENZA
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TRASFERIMENTO PAZIENTI COVID-19 AL CAMPOLONGO HOSPITAL: I CONSILIARI PD EBOLITANI CHIEDONO TRASPARENZA

L’allarme causato in città su trasferimento di malati di covid-19 dal centro sportivo Juventus  di sala Consilina al Campolongo Hospital il quale  è senza dubbio un’eccellenza, ma ortopedica, ha allertato anche le forze politiche e sociali.

Dunque a questo proposito, i consiglieri del PD, Pasquale Infante capogruppo, e Francesco Rizzo, prendendo carta e penna hanno esposto in una lettera aperta le loro perplessità, chiedendo sicurezza per gli operatori e per i cittadini  ebolitani, in questo momento di difficile transizione nell’emergenza sanitaria.

Siamo in una fase delicata dell’emergenza COVID-19 i cui i contagi continuano ad aumentare nella nostra Eboli e nella nostra Regione.

Ed è  proprio in questa logica, quella di evitare i contagi,  che non abbiamo capito la decisione di trasferire gli anziani positivi al corona virus provenienti da Sala nella struttura sanitaria del Campolongo Hospital.

Con la stessa fermezza e determinazione con cui abbiamo condiviso la scelta di istituire temporaneamente presso il nostro nosocomio cittadino un centro COVID (per far fronte alla necessità di altri posti letto nell’eventualità non siano ancora pronti quelli da allestire presso l’ospedale di Scafati) ora non riusciamo a comprendere  la logica che sta alla base di questo trasferimento presso la struttura di Campolongo.

Non ne comprendiamo a maggior ragione la bontà della scelta perché se da un lato siamo tutti d’accordo nell’applicare in maniera corretta e rigorosa le misure restrittive utilmente  adottate dal Governo e dal Presidente De Luca volte a contenere la catena del contagio dall’altro rischiamo con questo spostamento di produrre l’effetto contrario vale a dire quello di rischiare di creare altri focolai sui territori visto che dalle informazioni in nostro possesso i pazienti non verrebbero allocati in un reparto isolato-

Ci sarebbero di fatto promiscuità dei percorsi seguiti dai visitatori (non si tratta infatti di un reparto isolato) e dal personale e questo significherebbe elevati rischi di contagio per tutti  coloro che utilizzerebbero gli ascensori comuni, o che percorrono i corridoi per raggiungere le stanze,  o che stazionano nelle sale di attesa, ecc.

Inoltre ribadiamo in questa ottica ancora una volta la necessità per la tracciabilità del virus di fornire al personale medico, paramedico e socio-sanitario dei DPI (mascherine, guanti, calzari, ecc.) e di far eseguire i tamponi o i test rapidi a tutto il personale sanitario di tutte le strutture presenti sul nostro territorio per garantire la tutela della loro salute sia degli operatori che di quella dei pazienti assistiti.

Abbiamo raccolto e raccogliamo di ora in ora la preoccupazione legittima e sempre maggiore dei nostri concittadini che ritengono sbagliata questa scelta.

Siamo tutti favorevoli ad accogliere i malati di corona virus anche sul nostro territorio presso il centro Covid istituito presso il nostro ospedale cittadino, facendo anche noi la nostra parte fino in fondo in questa grave emergenza, ma una cosa è ospitarli in un reparto opportunamente isolato e ben separato dagli altri reparti del nostro nosocomio e un’altra cosa è invece farlo in una struttura sanitaria in promiscuità se si vuole evitare in questo modo ogni rischio di contagio.

Siamo a nostro avviso in fase molto delicata della pandemia che ci deve spingere sempre di più ad  adottare responsabilmente decisioni giuste e opportune che puntino a tutelare la salute dei cittadini e degli operatori sanitari e contenere al massimo i possibili rischi di contagio.