SCIENZA & SALUTE: COME FUNZIONA UN VACCINO A RNA- DI ANTONIO LIOI
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SCIENZA & SALUTE: COME FUNZIONA UN VACCINO A RNA- DI ANTONIO LIOI

La ricerca inizia intorno al 1960 e  si intensifica  con la messa in campo della tecnica di PCR (polymerase chain reaction: La reazione a catena della polimerasi) da parte di Kary Banks Mullis nei primi anni ’90. Intorno agli anni 2000, con finanziamenti regionali e in collaborazione degli ing Daniele Lodato ed Emilio Trani, realizzammo  all’AORN “D.Cotugno” di Napoli e nell’Ospedale dell’ASL di SA ad Eboli, due grandi opere caratterizzate sia da grandi laboratori  specializzati con ambienti  classificati PCL3(physical containment level tree) che alcune camere di degenza, per patologie infettive,  ad alto contenimento a “pressione negativa”, risultato il tutto poi utilissimo nelle campagne anti HCV e anti Covid-19.Nel momento in cui è scoppiata la pandemia causata dal Coronavirus Sars -cov-2, alcune aziende stavano già operando nell’ambito della ricerca di un vaccino TERAPEUTICO, contro forme tumorali ed in particolare contro il melanoma ( Interessanti gli studi dell’oncologo Paolo Ascierto). Lo sviluppo del vaccino mRNA contro il Covid 19, ha accelerato moltissimo lo sviluppo di queste tecnologie.Precisiamo subito un punto fondamentale: questo tipo di vaccino ( annunciato da Moderna contro il cancro e l’infarto –in  aprile 2023-) non sono PREVENTIVI  ma TERAPEUTICI, in quanto si prevede di curare  e non prevenire queste patologie. Precisiamo anche che queste terapie, non hanno niente a che vedere con le terapie geniche, che sono un’altra  cosa.Da qualche mese abbiamo letto in letteratura di un VACCINO contro il MELANOMA. Infatti la  FDA statunitense  ha concesso  a questo percorso terapeutico, la designazione di “Breakthrough Therapy” (BTD) ossia “Terapia fortemente innovativa”, per poterne accelerare lo sviluppo ed il suo uso TERAPEUTICO, cioè in soggetti con patologia già presente.Seguendo questo percorso di ricerca, molte aziende a livello mondiale ( Italia compresa) stanno accelerando per arrivare a vaccini terapeutici a mRna, per diversi tipi di neoplasie e anche  “per molte altre aree patologiche”. Si spera di poter utilizzare questi farmaci ad mRNA in tempi ragionevolmente brevi contro il cancro,le malattie cardiache,  autoimmuni, respiratorie, malattie genetiche rare etcc. Per ora, per es, nel caso del melanoma, questo vaccino a mRna “ personalizzato”, viene utilizzato, su autorizzazione della FDA americana, combinato con l’immunoterapia. Vediamo come funzione un vaccino a mRna contro il cancro, stante l’interesse generato dalla notizia ormai di dominio mondiale. Questo vaccino, iniettato in un soggetto con una particolare forma tumorale ( quindi personalizzato), INSEGNA al sistema immunitario a riconoscere “le cellule nemiche” ,un virus,un batterio, UNA CELLULA TUMORALE già presente oppure alcune molecole che sono fondamentali per altre patologie. Cioè sono dei vaccini non UNIVERSALI, ma personalizzati , creati su misura del bersaglio voluto. In pratica, tramite biopsia è possibile identificare le MUTAZIONI delle cellule tumorali, che nei soggetti sani SONO ASSENTI e che fanno da GUIDA ( driver) per lo sviluppo del tumore ed hanno la capacità di attivare il sistema immunitario. Questo serve grazie alle nuove tecnologie di biologia molecolare di sintetizzare in laboratorio l’mRna ( l’acido ribonucleico messaggero) con le collegate istruzioni per innescare una giusta risposta immunitaria. Iniettato il vaccino a mRNA , personalizzato,  viene “ trascritto, tradotto, prodotto” in particelle di proteine ( antigeni) IDENTICHE a quelle che si trovano sulle cellule tumorali e l’organismo si difende con gli ANTICORPI specifici. Naturalmente non è opportuno dare speranze per l’immediato in quanto le sfide tecnologiche da superare non sono poche.Bisogna prima di tutto identificare la giusta mutazione da poter utilizzare. Poi non è detto che il sistema immunitario, abbia la stessa identica capacità di “risposta”, infatti non è scontata in tutti i soggetti la stessa risposta ( riattivazione  del sistema immunitario).  Infatti questo è il motivo che PER ORA,  i vaccini a mRna sono accompagnati da una IMMUNOTERAPIA, cioè anticorpi capaci di sbloccare , togliere i freni, del nostro sistema immunitario, in modo che una volta riconosciute le “cellule nemiche” il sistema si attivi. Una cosa importante va però detta: I VACCINI CREANO UNA MEMORIA  che resta nel tempo. Quindi pazienza e massima CAUTELA,  di certo non arriveremo in tempi brevi ad una soluzione definitiva anti tumorale, ma certamente la strada intrapresa promette di  avere grandi risultati. Qualcuno chiederà , ma ci sono vaccini anticancro preventivi? Certamente, ricordo per es. l’anti –Hpv, per ridurre la incidenza dei tumori alla cervice uterina, all’ano o anche al tratto orofaringeo-, ma i vaccini terapeutici , ripeto, non prevengono l’insorgenza di un tumore ma sono progettati sulla base delle caratteristiche di una specifica massa tumorale, sfruttando la ovvia differenza fra cellule sane e quelle (mutate) malate. Quindi in sintesi una volta identificate le forme anomale delle molecole cellule/tumorali, in laboratorio si sintetizza l’ mRna. Il vaccino così personalizzato verrà somministrato al paziente , in modo che il suo sistema immunitario ( aiutato dalla immunoterapia) riconosca le  alterazioni. Anche per l’infarto si parla di terapia ma non di prevenzione.  Si sta tentando di arrivare ad un prodotto su basi mRna, capace di fornire all’organismo l’informazione giusta per sintetizzare delle molecole utili a ripristinare una microcircolazione cardiaca, per ricostruire i vasi del cuore o di costruirne dei nuovi in modo da limitare i danni  da infarto aumentando la possibilità di sopravvivenza ( a.l.)

( Antonio Lioi  – Biologo)