Pillole di Storia ebolitana: Le botteghe dell’artigianato – a cura di Raffaele Ciaglia
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Pillole di Storia ebolitana: Le botteghe dell’artigianato – a cura di Raffaele Ciaglia

Erano diverse lungo il corso Umberto I e tenevano ogni tipo di materiale, che poteva servire per la manutenzione delle vecchie case nel centro storico. Di quelle botteghe ci sono vecchi ricordi, perché ogni giorno venivano raggiunte da forestieri che venivano da Campagna-Serre-Postiglione e via dicendo, per acquistare lastre di vetro su misura che venivano tagliate al momento col diamante dal rivenditore, si acquistavano stucchi malleabili, serrature viti e chiodi, vernici e pennelli, polvere di gesso e di cemento da sacchetti sfusi che venivano venduti. La più antica è famosa bottega era quella di tale Coco Majoli che aveva ereditato quello storico commercio dal padre (Vito Majoli). La bottega era anche famosa perché in essa tutti i cittadini di memoria storica vi si Intrattenevano sul tardi della mattinata, prima del pranzo, cioè nelle ore che la vendita rallentava,. Un certo tempo si accendevano belle discussioni che servivano di informazioni ai ragazzi che vi si fermarono e tanti giovani desiderosi di apprendere le abitudini antiche dei vecchi abitanti di tutte le borgate della città ( Porta dogana-Attrizzi-Via Castello-Via Cavone ecc.. ecc..). Per brevità non si ricordano le altri simili botteghe di vario genere lungo quel ricco corso, ora rimasto chiuso e silenzioso.
(Raffafele Ciaglia)